Il 2024 ha rappresentato un anno difficile per la divisione semiconduttori di Samsung Foundry, con un rendimento insoddisfacente dei wafer a 3nm che ha avuto ripercussioni negative su Samsung MX/Samsung Mobile. A causa di questi problemi, l’azienda si è vista costretta a rivolgersi a Qualcomm per la serie Galaxy S25. Parallelamente, i primi test del processo a 2nm di Samsung hanno mostrato risultati molto promettenti.
Test iniziali sul processo a 2nm di Samsung
Secondo un report di The Bell, i test sul processo a 2nm sono ancora nelle fasi iniziali, con alcuni wafer già predisposti. I risultati dei primi test hanno mostrato un tasso di rendimento del 30%, superando così le aspettative iniziali dell’azienda. Sebbene il 30% possa sembrare un valore contenuto, rappresenta un esito positivo per un test preliminare. Da questo punto in avanti, si prevede un miglioramento del tasso di rendimento tramite ottimizzazioni.
Attese per il rendimento economico nel 2025
Samsung prevede di raggiungere un tasso di rendimento economico per il suo processo a 2nm entro quest’anno. Pertanto, è probabile che il prossimo chip Exynos 2600 non affronti le stesse difficoltà del suo predecessore, l’Exynos 2500, che ha sofferto di tassi di rendimento estremamente bassi nel 2024. Infatti, secondo i rapporti, in alcuni momenti il tasso di rendimento era sceso fino al 10%, cosa insostenibile.
Miglioramenti e prospettive future
Con l’implementazione della tecnologia a 2nm, Samsung potrà offrire significativi miglioramenti in termini di prestazioni ed efficienza. Tra i miglioramenti previsti vi sono:
- 12% di prestazioni migliorate
- 25% di efficienza energetica in più
- Chip 5% più piccoli
Se le cose procederanno come previsto, la maggior parte dei dispositivi della serie Galaxy S26 sarà dotata del chip Exynos 2600.
Stabilizzazione dei wafer a 3nm
Nel mese di dicembre, i dirigenti di Samsung hanno confermato di essere riusciti a stabilizzare i loro wafer a 3nm. Attualmente, l’azienda sta anche lavorando sull’ottimizzazione del chip Exynos 2500. È prevista l’implementazione di questo processore in almeno un paio di modelli pieghevoli quest’anno: il Galaxy Z Flip 7 e il Z Flip FE. Resta da capire se il gigante sudcoreano utilizzerà il proprio hardware anche per il Galaxy Z Fold 7 o se ricorrerà al costoso Snapdragon 8 Elite.
Il chip Exynos 2500 potrebbe rivelarsi un punto di svolta per Samsung, poiché le prestazioni offerte potrebbero influenzare la percezione pubblica sui SoC proprietari dell’azienda.
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