Warner Bros. sorprende con film gratuiti su YouTube
Un’improvvisa iniziativa da parte di Warner Bros. ha reso disponibili oltre 30 film, sia classici che meno noti, sulla piattaforma YouTube, tutti gratuitamente accessibili. Questa mossa ha suscitato curiosità tra gli appassionati di cinema, offrendo una vasta selezione di opere da riscoprire.
Film disponibili
Il catalogo comprende un’eclettica gamma di titoli, dal ben noto “The Mission” e il celebre “Michael Collins” a pellicole che hanno ricevuto recensioni negative, come “Dungeons & Dragons” e “The Adventures of Pluto Nash”. Questa diversità invita sia i cinefili di lunga data che i nuovi spettatori a esplorare il materiale cinematografico di WB.
- The Wind and the Lion (1975)
- Michael Collins (1996)
- Mr. Nice Guy (1997)
- City Heat (1984)
- The Adventures of Pluto Nash (2002)
- Chaos Theory (2007)
- Waiting for Guffman (1996)
- American Ninja 5 (1993)
- Mutiny on the Bounty (1935)
- Dungeons & Dragons (2000)
- The Bonfire of the Vanities (1990)
- Return of the Living Dead II (1988)
- The Accidental Tourist (1988)
- Critters 4 (1992)
- Murder in the First (1995)
- The Year of Living Dangerously (1982)
- December Boys (2007)
- Lionheart (1987)
- Oh, God! (1977)
- Crossing Delancey (1988)
- Price of Glory (2000)
- Flight Of The Living Dead: Outbreak On A Plane (2007)
- Deal of the Century (1983)
- Deathtrap (1982)
- The Mission (1986)
- SubUrbia (1996)
- Hot to Trot (1988)
- True Stories (1986)
- The Science of Sleep (2006)
- The Big Tease (1999)
Prospettive future
È importante notare che si prevede un aumento della disponibilità di film gratuiti nel prossimo futuro. Warner Bros. ha già iniziato ad aggiungere nuovi titoli nel corso del mese e il recente aggiornamento della playlist ha sollevato aspettative per ulteriori sorprese. Il motivo di questa strategia rimane sconosciuto, L’aspettativa è che molti altri film possano seguirne l’esempio.
L’iniziativa potrebbe riflettere un’inversione di tendenza nel modo in cui i contenuti cinematografici sono distribuiti, spingendo l’industria a considerare modelli alternativi di accessibilità per il pubblico.
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