Recentemente, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha emanato un ordine esecutivo per la creazione di un fondo sovrano entro un anno. Sebbene ciò possa aprire a diversi tipi di investimenti, una delle prime possibilità esplorate da Trump riguarda l’acquisto di TikTok, la nota piattaforma di social media.
Acquisto di TikTok
La piattaforma TikTok è sotto osservazione da parte del governo statunitense per questioni legate alla sicurezza nazionale. In precedenza, era stata presentata l’opzione di vendere l’azienda a una società statunitense o affrontare la possibilità di chiusura. Trump ha rimandato la decisione sulla possibile sospensione del servizio per 75 giorni all’inizio del suo mandato, lasciando aperta la possibilità che aziende americane come Microsoft o Oracle possano acquistare TikTok. Inoltre, ha manifestato la sua disponibilità affinché anche Elon Musk possa essere coinvolto nell’acquisizione dell’app.
Interrogato su come il governo statunitense intenda finanziare questo fondo, Trump ha menzionato che potrebbe essere alimentato da “tariffe e altre misure intelligenti.” Sebbene il fondo possa sostenere progetti nazionali, attualmente primo nell’agenda potrebbe esserci l’acquisto di TikTok.
I fondi sovrani non sono un concetto nuovo. Questi fondi, di proprietà governativa, agiscono come veicoli di investimento e finanziano generalmente progetti a beneficio della nazione. Già diversi paesi, come Norvegia, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, possiedono i loro fondi sovrani.
La maggior parte delle nazioni utilizza un surplus di bilancio per alimentare tali fondi, pertanto si tratta di disponibilità economiche che si hanno a disposizione dopo aver coperto tutte le spese. Al contrario, gli Stati Uniti continuano a operare con un deficit, il che solleva interrogativi.
In una posizione vulnerabile
Attualmente, TikTok si trova in una situazione difficile. Se la società madre, ByteDance, decidesse di non vendere TikTok, potrebbe affrontare una chiusura negli Stati Uniti, comportando potenzialmente perdite miliardarie. La vendita a una società statunitense o al governo stesso potrebbe complicare ulteriormente il panorama politico.
Il governo cinese non ha dimostrato intenzione di cedere TikTok, poiché considera gli algoritmi proprietari di TikTok come una parte “fondamentale” della tecnologia cinese. Tale classificazione comporta forti restrizioni sull’esportazione o sulla vendita della tecnologia a nazioni straniere, ribadendo come la questione riguardi più ciò che la Cina permetterà piuttosto che le decisioni di ByteDance.
La creazione di un fondo sovrano negli Stati Uniti è ancora nelle fasi preliminari e non è chiaro se potrà essere utilizzato per l’acquisto di TikTok. In ogni caso, la situazione politica è tutt’altro che conclusa, e risulterà interessante osservare gli sviluppi nei prossimi mesi e se TikTok troverà una via d’uscita da questo intrico geopolitico.
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