Gemini in Google Photos: perché la sua riduzione di prominenza è la scelta giusta

L’avvento dell’intelligenza artificiale ha portato significative innovazioni nel campo della fotografia digitale, in particolare con l’introduzione della funzione “Ask Photos” su Google Photos. Questo strumento rappresenta una nuova modalità di interrogazione delle immagini e dei video attraverso un’interfaccia intuitiva. Si tratta di una funzionalità che, sebbene attualmente limitata, sta cambiando il modo di interagire con i contenuti multimediali.

funzione Ask Photos in Google Photos

La funzione Ask Photos, sostenuta dalla tecnologia Gemini, consente agli utenti di effettuare ricerche all’interno della propria libreria fotografica utilizzando comandi in linguaggio naturale. Questo approccio mira a semplificare il processo di ricerca, rendendolo più accessibile anche per chi non ha familiarità con le tecniche di archiviazione tradizionali.

Processo di rollout e aggiornamenti

Inizialmente attesa per il periodo estivo dello scorso anno, la modalità Ask Photos ha visto un’implementazione limitata, con un gruppo selezionato di utenti che ha ottenuto l’accesso tramite un programma di accesso anticipato. Recentemente, Google ha iniziato a modificare l’interfaccia di questa funzione, suggerendo un ritorno all’esperienza di ricerca tradizionale.

modifiche all’interfaccia di Ask Photos

Taxi in Google Photos version 7.14 per Android, è emerso che l’Ask tab ha subito un aggiornamento che reintegra la barra di ricerca in cima. Il design rinnovato include un contenitore a forma di pillola, accanto alla quale si trova l’icona “Ask”, che consente di entrare nell’esperienza Gemini.

Un cambio di design più ragionevole

Questa modifica dell’interfaccia ricorda molto quella della scheda di ricerca di Google Photos, che resta disponibile anche per coloro che non hanno accesso alla funzione Ask Photos. Attualmente, la funzionalità è riservata esclusivamente agli utenti negli Stati Uniti, dove è presente anche una lista d’attesa per accedervi. Da settembre, questa funzione resta in fase sperimentale, suggerendo che Google potrebbe essere pronto a un rollout più ampio.

Gli utenti che apprezzano l’esperienza di ricerca Gemini dovranno ora effettuare un ulteriore passaggio sullo schermo per accedere ai servizi del chatbot, mentre l’opzione di ricerca classica continua a dimostrarsi efficace per la localizzazione di foto e video.

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