Le accuse di antitrust a carico di Google continuano a espandersi, con il governo cinese che ha recentemente avviato un’indagine nei confronti del colosso tecnologico. La State Administration for Market Regulation accusa Google di violazioni della legge antimonopolio della Repubblica Popolare Cinese. Questa non rappresenta la prima volta che Google viene coinvolta in simili controversie, ma il timing dell’indagine solleva interrogativi sulla reale motivazione dietro questa azione.
retaliazione della cina
Come riportato in una dichiarazione ufficiale del governo, “A causa di sospetti di violazione della Legge Antimonopolio, la State Administration for Market Regulation ha avviato un’inchiesta su Google.” Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo alle specifiche accuse. È importante notare che la presenza di Google in Cina è estremamente limitata, con la maggior parte dei suoi servizi e prodotti vietati, ad eccezione di Android, il sistema operativo utilizzato dalla maggior parte dei produttori di smartphone cinesi.
La situazione suggerisce che questa indagine potrebbe rappresentare un tentativo mascherato di ritorsione contro le recenti politiche statunitensi. Infatti, il Presidente degli Stati Uniti ha recentemente implementato un dazio del 10% sulle importazioni dalla Cina, spingendo il governo cinese a rispondere con tariffe simili, tra cui un’imposta del 15% su carbone e gas naturale liquefatto.
Tensioni in corso
L’indagine su Google è solo un episodio della lunga guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Negli anni, entrambi i paesi hanno imposto dazi e avviato inchieste su aziende rivali. Un esempio di queste tensioni è rappresentato dalla situazione di Huawei, un’azienda cinese che ha subito gravi conseguenze a causa delle restrizioni da parte degli Stati Uniti, trovandosi sulla US Entity List.
Recentemente, un’altra app cinese, TikTok, ha affrontato sfide simili, trovandosi sotto scrutinio per un possibile divieto da parte del governo statunitense. Il Presidente ha concesso un’estensione di 75 giorni per permettere all’app di continuare le proprie operazioni nel mercato americano.
Resta da vedere come Google gestirà questa indagine in Cina e quali misure verranno adottate, mentre le interazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano a deteriorarsi.
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