OpenAI, pioniere della rivoluzione dell’intelligenza artificiale nel settore tecnologico, si prepara a raccogliere fondi a breve. L’azienda, da tempo orientata verso un modello di gestione a scopo di lucro, sta cercando di farsi strada in un contesto competitivo, caratterizzato da aziende consolidate e nuovi attori emergenti come DeepSeek. A tal fine, OpenAI avvia le trattative per un ciclo di finanziamenti che potrebbe portare la sua valutazione a circa 300 miliardi di dollari.
Valutazione di OpenAI: fino a 300 miliardi di dollari grazie al supporto di SoftBank
Secondo le informazioni disponibili, SoftBank, società di investimento giapponese, si appresta a diventare il principale sostenitore di OpenAI, contribuendo con una somma compresa tra 15 e 25 miliardi di dollari. Una parte di questo importo potrebbe essere destinata al progetto Stargate negli Stati Uniti, che prevede la creazione di data center per l’IA e impianti di energia. SoftBank potrebbe superare Microsoft, storicamente il maggiore investitore in OpenAI, che ha fornito un sostegno finanziario di circa 13 miliardi di dollari.
La multinazionale japonesa stima attualmente che la valutazione di OpenAI sia intorno ai 260 miliardi di dollari, una cifra cresciuta significativamente rispetto ai 150 miliardi di dollari di pochi mesi fa.
Questa iniziativa giunge in un momento critico per l’industria dell’IA negli Stati Uniti, harkando le incertezze suscitate dall’emergere di DeepSeek, che ha causato un ribasso dei titoli di NVIDIA, principale fornitore di chip per l’IA a livello mondiale.
DeepSeek: una potenziale minaccia per OpenAI
L’ultimo ciclo di finanziamenti di OpenAI si è svolto in ottobre 2024, quando furono raccolti circa 6,6 miliardi di dollari. Mentre inizialmente sembrava che la sfida principale fosse rappresentata da aziende locali, DeepSeek ha cambiato le regole del gioco. Al momento, OpenAI e Microsoft nutrono delle riserve riguardo ai metodi di addestramento dei modelli di IA di DeepSeek, in quanto possiedono prove che suggeriscono che DeepSeek abbia integrato dati GPT attraverso la distillazione. Il sospetto è stato sollevato da Howard Lutnick, nominato da Trump come segretario al commercio statunitense, il quale ha affermato che DeepSeek ha “rubato” tecnologia statunitense.
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