Il costo ridotto di DeepSeek AI è davvero una storia inventata? Scopri cosa dicono gli esperti

DeepSeek ha suscitato un notevole interesse nel settore dell’intelligenza artificiale grazie alle proprie affermazioni sui costi di addestramento delle sue tecnologie. Secondo l’azienda, i suoi modelli di intelligenza artificiale sarebbero in grado di competere o addirittura superare quelli dei principali rivali, con un investimento significativamente ridotto. Esistono dubbi e perplessità da parte di esperti riguardo a questa presunta economia, evidenziando come alcune affermazioni possano non corrispondere alla realtà.

i dubbi sull’affermazione dei costi ridotti di deepseek

Le aziende occidentali che si occupano di intelligenza artificiale normalmente spendono centinaia di milioni di dollari per il solo addestramento. Alcuni modelli avanzati di nuova generazione potrebbero richiedere investimenti nell’ordine di miliardi. DeepSeek, Ha dichiarato di aver addestrato il suo modello più sofisticato, conosciuto come “R1”, con solo 6 milioni di dollari, affermando di averlo sviluppato in pochi mesi.

L’azienda attribuisce questa straordinaria riduzione dei costi all’uso di chip NVIDIA H800, più vecchi rispetto all’hardware moderno, e a una maggiore collaborazione nel settore dell’intelligenza artificiale in Cina. Nonostante ciò, l’analista Dan Ives di Wedbush ha definito queste affermazioni come “probabilmente una storia fittizia”. Per fare un confronto, si stima che il modello GPT-4 di OpenAI abbia richiesto circa 100 milioni di dollari solo per il suo addestramento.

criticità sollevate da esperti riguardo alle dichiarazioni di deepseek

In merito all’hardware utilizzato per l’addestramento, anche altri esperti hanno sollevato interrogativi. Alexandr Wang, CEO di Scale AI, ha dichiarato che “DeepSeek ha circa 50.000 NVIDIA H100 che non possono menzionare”, poiché le restrizioni commerciali americane vietano loro di acquistarli. Elon Musk ha avvalorato questa affermazione con un semplice e diretto “Ovviamente” su Twitter.

Ovviamente

— Elon Musk (@elonmusk)

Ulteriori dubbi provengono da Josh Kushner, fondatore di Thrive Capital e investitore di OpenAI, che ha indicato la probabilità che DeepSeek abbia violato le attuali restrizioni commerciali statunitensi. Anche Palmer Luckey, fondatore di Oculus, ha messo in discussione l’investimento dichiarato inferiori ai 6 milioni di dollari da parte dell’azienda cinese. Un funzionario statunitense ha recentemente affermato che DeepSeek ha utilizzato tecnologie rubate dagli Stati Uniti.

È importante notare che DeepSeek dispone di significative risorse finanziarie, grazie al supporto del fondo cinese High-Flyer, il cui valore è stimato in 8 miliardi di dollari. L’investitore miliardario Bill Ackman ha suggerito che il presunto basso costo di DeepSeek potrebbe rappresentare una strategia del fondo High-Flyer per trarre vantaggio da un eventuale crollo delle azioni di NVIDIA e di altre aziende simili.

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