Le recenti notizie riguardanti l’arrivo di DeepSeek nell’ambito dell’intelligenza artificiale stanno attirando l’attenzione di esperti e utenti, generando una serie di preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy. La piattaforma ha sollevato perplessità non solo tra i professionisti della cyber-sicurezza, ma anche tra le autorità statunitensi, le quali sottolineano i potenziali rischi per la sicurezza nazionale. Recentemente, è emerso un primo episodio di perdita di dati connesso a DeepSeek AI.
scoperta della fuga di dati di deepseek ai
Secondo quanto riportato, un’analisi condotta da Wiz, un’azienda di sicurezza informatica con sede a New York, ha rivelato che un vasto dataset di DeepSeek era accessibile liberamente su internet. Questo dataset includeva informazioni sensibili e è rimasto esposto per un certo periodo senza che la compagnia fosse a conoscenza della situazione.
analisi del dataset esposto
Il rapporto ha indicato che oltre un milione di righe di dati risultavano pubblicamente disponibili senza alcun tipo di cifratura. Ciò significa che chiunque fosse riuscito a trovarli avrebbe potuto estrarre e utilizzare tali informazioni a proprio piacimento. Il dataset, accidentalmente esposto, comprendeva informazioni private, tra cui chiavi software digitali e registrazioni di chat. Queste ultime rappresentano il registro delle conversazioni tra l’utente e il chatbot di DeepSeek, accessibile sia dal sito che tramite l’app per Android e iOS.
intervento di deepseek dopo la fuga di dati
Secondo Ami Luttwak, Chief Technology Officer di Wiz, DeepSeek ha rimosso il dataset “in meno di un’ora” dopo essere stata informata della violazione. Resta incerto, Quante altre persone abbiano potuto accedere ai dati prima che questo avvenisse. Luttwak ha sottolineato che “questo era così semplice da trovare che crediamo di non essere stati gli unici a scoprirlo”.
rischi per la privacy e la sicurezza degli utenti
Il carattere quasi gratuito del chatbot AI di DeepSeek invoglia numerosi utenti a provarlo, offrendo diverse funzionalità che in genere richiedono un abbonamento mensile per altri servizi concorrenti come ChatGPT. Nonostante ciò, è opportuno che gli utenti siano cauti nel condividere dati con DeepSeek. Precedentemente, le preoccupazioni si concentravano principalmente sull’accesso potenziale del governo cinese ai dati archiviati sui server dell’azienda o sulla manipolazione dei risultati. Lo sviluppo attuale solleva interrogativi anche riguardo ai protocolli di protezione dei dati degli utenti da parte della compagnia.
Lascia un commento