Dipendenti Google lanciano petizione al CEO: paura di licenziamenti in arrivo

Negli ultimi anni, il mese di gennaio è stato caratterizzato da un periodo di licenziamenti per Google. Questo fenomeno sembra avvenire in concomitanza con le revisioni annuali delle performance condotte dall’azienda. Temendo nuovi tagli al personale, un sindacato di lavoratori Google ha presentato una petizione firmata, richiedendo condizioni di lavoro migliori.

Petizione dei lavoratori di Google per migliori condizioni in vista di possibili licenziamenti

La petizione intitolata “Googlers for Job Security” e sostenuta dall’Alphabet Workers Union, ha raccolto circa 1.300 firme. Il documento è stato indirizzato direttamente a Sundar Pichai, CEO di Google, e inizia mettendo in evidenza l’impatto morale che i periodi di licenziamento possono avere sull’intera forza lavoro. Si chiede di garantire migliori condizioni di lavoro, inclusa l’offerta di un’indennità di uscita volontaria che raggiunga un livello minimo di beneficio, e di non utilizzare esclusivamente le valutazioni delle performance per le decisioni sui licenziamenti.

Molte persone si sono sentite davvero ansiose e preoccupate per ciò che stava per accadere,” ha dichiarato Olivia Asemota, ingegnere software di Google e vicepresidente dell’Alphabet Workers Union, aggiungendo come nei due anni precedenti i licenziamenti siano stati inaspettati.

Secondo la petizione, l’offerta di compensi volontari è “molto più umana” rispetto a licenziamenti improvvisi. Inoltre, consente maggiore autonomia ai lavoratori che stanno considerando di lasciare l’azienda, di prendere una decisione finale. In merito ai pacchetti di indennità di uscita, la lettera richiede un’indennità pari a 16 settimane di stipendio, come quella offerta durante i licenziamenti di massa nel 2023.

Un portavoce di Google ha risposto riguardo alle valutazioni delle performance, affermando che l’azienda non si basa su semplici distribuzioni di valutazioni. L’analisi annuale considera tre parametri chiave per ciascun dipendente: ruolo, livello e aspettative del manager.

I recenti licenziamenti di Google e la ristrutturazione focalizzata sull’AI

Negli ultimi anni, Google ha concentrato la propria attenzione sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, che è diventata un asse cruciale del suo business. Questo ha portato a cambiamenti e ristrutturazioni che, inevitabilmente, hanno comportato anche licenziamenti. Nel 2023, l’azienda di Mountain View ha lasciato a casa circa 12.000 dipendenti e un anno dopo ha licenziato ulteriori 1.000 lavoratori. La ristrutturazione sta avvenendo in base alle nuove “priorità” stabilite dai dirigenti.

Dichiarazioni recenti di Anat Ashkenazi, nuovo direttore finanziario di Google, hanno destato preoccupazione tra i lavoratori. A fine ottobre 2024, ha affermato che migliorare l’efficienza nel settore Cloud di Google era una delle sue “principali priorità”. Nel linguaggio aziendale, tali affermazioni sono spesso associate a licenziamenti per migliorare la performance finanziaria di un dipartimento.

Non è certo che la lettera del sindacato avrà un impatto sulle decisioni dell’azienda; mentre sono state raccolte circa 1.300 firme, la forza lavoro di Google ammontava a circa 182.000 dipendenti nel 2023.

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