Il panorama dell’intelligenza artificiale (AI) sta subendo profondi mutamenti, grazie all’innovativo lavoro di alcune aziende, tra cui DeepSeek, che recentemente ha presentato modelli AI competitivi a costi notevolmente inferiori rispetto ai giganteschi investimenti effettuati da colossi del settore. Questo fenomeno ha sollevato interrogativi sul futuro della tecnologia e sulla correttezza delle pratiche nel settore.
l’impatto di DeepSeek sull’industria dell’AI e le azioni delle grandi aziende
L’affermazione di DeepSeek ha fatto tremare le fondamenta del settore dell’intelligenza artificiale. La compagnia cinese ha sviluppato modelli in grado di competere e addirittura superare quelli già noti e consolidati. Un aspetto chiave del successo di DeepSeek è relativo al rapporto costo-performanza ottenuto, con soli 6 milioni di dollari spesi per l’addestramento dei loro modelli AI, cifra irrisoria rispetto ai miliardi investiti da altri competitori.
Secondo il team di DeepSeek, questa spesa ridotta è stata possibile grazie all’uso di migliaia di chip NVIDIA H800 più datati invece di hardware moderno e costoso, portando a una perdita di oltre il 17% del valore delle azioni di NVIDIA in un solo giorno, pari a circa 600 miliardi di dollari in capitalizzazione.
Le preoccupazioni, Sorgono su potenziali “scorciatoie” utilizzate da DeepSeek, alimentando i sospetti di OpenAI, la società madre di ChatGPT. Sia OpenAI che Microsoft stanno indagando se DeepSeek abbia utilizzato l’API di OpenAI per integrare i modelli di GPT nei propri modelli AI.
Microsoft e OpenAI hanno evidenze dell’uso di GPT da parte di DeepSeek
Secondo i ricercatori di sicurezza di Microsoft, è stata rilevata una significativa esfiltrazione di dati da conti sviluppatori di OpenAI alla fine del 2024, con presunti legami tra questi conti e DeepSeek. Inoltre, OpenAI ha dichiarato di aver trovato prove che DeepSeek ha utilizzato la distillazione dei dati, una tecnica per comprimere ampie basi di dati in formati più piccoli per l’addestramento dei modelli AI.
Le indagini hanno portato a pensare che DeepSeek abbia usato la distillazione per integrare i modelli di GPT, risparmiando quindi enormi somme che OpenAI ha investito nella formazione dei propri modelli. Pur consentendo sviluppi di terze parti sulla propria piattaforma tramite l’API, OpenAI proibisce esplicitamente la distillazione dei dati.
In un comunicato, OpenAI ha dichiarato: “Sappiamo che le aziende con sede nella RPC (Cina) e altre stanno cercando continuamente di distillare i modelli delle principali compagnie di AI statunitensi”. Hanno inoltre enfatizzato la necessità di tutelare la proprietà intellettuale e la tecnologia avanzata dalle minacce provenienti da concorrenti e avversari.
Le sospetti arrivano fino al gabinetto di Trump
David Sacks, incaricato dalla nuova amministrazione di Washington per la supervisione dell’AI e delle criptovalute, ha affermato che “ci sono prove sostanziali che dimostrano che DeepSeek ha distillato conoscenze dai modelli di OpenAI e non credo che OpenAI sia molto contenta di questa situazione.”
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