Un membro del consiglio ritiene che il divieto di TikTok si possa risolvere senza vendere l’app

Il panorama di TikTok negli Stati Uniti ha subito recenti sviluppi grazie all’intervento del presidente Donald Trump, il quale ha concesso un termine di 75 giorni che permette all’app di continuare a operare temporaneamente. Nonostante ciò, la situazione rimane complessa e sono richiesti ulteriori passaggi, come indicato da William E. Ford, membro del consiglio di amministrazione di ByteDance.

Raggiungere un compromesso

In un’intervista rilasciata a Bloomberg Television, Ford, CEO di General Atlantic e membro del consiglio di ByteDance, esprime fiducia nella possibilità di trovare una soluzione. Secondo Ford, l’ottimismo è giustificato: “Siamo ottimisti rispetto alla possibilità di trovare un accordo. Ci sono numerose alternative che possiamo discutere con il presidente Trump e il suo team, che non comporterebbero la vendita dell’azienda ma permetterebbero comunque di continuare a operare, forse con un cambiamento di controllo.”

Inoltre, Ford manifesta un atteggiamento positivo riguardo ai colloqui tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, ritenendo che ciò possa generare un contesto più costruttivo. “Sono ottimista riguardo ai dialoghi fra il presidente Trump e il presidente Xi. Questo potrebbe aiutare a creare un ambiente molto più proficuo, con livelli di impegno che potrebbero portare a una soluzione positiva.”

La vendita di TikTok

Attualmente, la legislazione richiede che TikTok venga venduto a un’azienda americana, poiché il mancato rispetto di questa normativa comporterebbe un divieto effettivo dell’app. Sebbene TikTok sia ancora utilizzabile negli Stati Uniti, gli utenti non possono scaricarla dai vari store come Apple App Store o Google Play.

Il termine di 75 giorni concesso da Trump non annulla la legge vigente, ma offre a TikTok e al governo statunitense più tempo per esplorare opzioni alternative. La vendita a un’azienda USA rappresenterebbe la via più semplice, ma non è così semplice.

ByteDance, la società madre di TikTok, ha sede in Cina. Attualmente, i rapporti tra Stati Uniti e Cina sono tesi e la Cina ha leggi che impediscono l’export di tecnologie considerate “core”. Inoltre, il algoritmo di TikTok ha ricevuto tale designazione, complicando ulteriormente la potenziale vendita dell’app.

Rimane da osservare se questa situazione sarà risolta, mentre le piattaforme social concorrenti stanno rapidamente cercando di attrarre creatori verso di sé.

  • Donald Trump
  • William E. Ford
  • Xi Jinping

Continue reading

NEXT

Trump critica l’UE per attaccare Apple e le aziende tecnologiche americane

Il panorama tecnologico globale è in costante evoluzione, e le normative europee hanno avuto un impatto significativo sulle operazioni delle aziende del settore. Le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alle Regolazioni dell’Unione Europea, in particolare nei […]
PREVIOUS

OPPO Find N5: il smartphone più leggero e potente di sempre

Il OPPO Find N5 si appresta a diventare lo smartphone pieghevole più sottile al mondo, presentando anche un peso ridotto rispetto al suo predecessore. Questa notizia proviene da fonti affidabili, tra cui Digital Chat Station e un dirigente di OPPO. […]

Potrebbero interessarti

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più popolari

Di tendenza