investigazione sulla posizione di mercato di Google
L’Autorità della concorrenza e dei mercati del Regno Unito (CMA) ha avviato una nuova inchiesta antitrust, concentrandosi sull’ecosistema mobile di Google. Questo secondo interrogatorio, in base al DMCC Act 2024, segue un’indagine precedente riguardante il dominio di Google nel settore della ricerca e della pubblicità. Questo passaggio segna il secondo dei tre previsti studi sui mercati digitali.
Obiettivi dell’inchiesta
Il compito della CMA è determinare se Google detenga uno “stato strategico di mercato” nel settore mobile. Se l’indagine approverà questa conclusione, la CMA potrà adottare misure pro-concorrenziali. Le aree specifiche di analisi includono:
- Il sistema operativo mobile di Google, Android, che nel giugno 2024 vantava una quota di mercato del 53,96% nel Regno Unito.
- La distribuzione delle app, principalmente tramite il Play Store.
- La predominanza del browser mobile di Google, Chrome, e del suo motore di navigazione, Blink.
Implicazioni dell’indagine
La CMA prevede di concludere l’analisi entro ottobre, rivelando se Google detiene uno status strategico. Di seguito a questa dichiarazione, potrebbero essere emessi avvisi di requisiti di condotta, insieme a note interpretative e rapporti di conformità.
Nel contesto attuale, è importante notare che anche Apple è sottoposta a verifica analoga. Le due inchieste si svolgono simultaneamente, come riportato in diverse fonti. Se Google fosse ritenuta colpevole, la CMA potrebbe imporre l’apertura delle funzionalità chiave necessarie per la corretta operatività delle app sui propri dispositivi, facilitando anche metodi di download e pagamento alternativi rispetto al Play Store.
Riflessioni finali
Questa inchiesta rappresenta il secondo di tre studi voluti dalla CMA. L’inizio dell’analisi sul dominio di Google nella ricerca e nella pubblicità è già avvenuto, e l’attuale focus sull’ecosistema mobile rappresenta una parte fondamentale per comprendere il posizionamento della società nel mercato digitale. Si possono ipotizzare altre aree di studio, come le pratiche di raccolta dati o lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
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