Negli ultimi otto mesi è stata condotta una serie di prove sui tracker Bluetooth compatibili con Google, in collaborazione con i dispositivi Chipolo e Pebblebee. L’obiettivo di queste analisi era di valutare le prestazioni di localizzazione offerte da diversi modelli, confrontandoli con l’Apple AirTag, il Samsung Galaxy SmartTag2 e vari tracker Tile, per capire quale fosse il più efficace.
Panoramica generale sulle prove
Le prove sono state effettuate in diverse nazioni, inclusi UK, Francia, Italia e Portogallo, in situazioni variabili. Questo ha comportato non solo l’analisi della capacità di localizzazione in ambienti affollati, ma anche test in scenari più rilassati. Per ognuno dei tracker testati, è emerso un giudizio chiaro in merito alla loro affidabilità.
Esiti delle prime prove: l’aeroporto affollato
Nella prima serie di test, condotti in svariate occasioni presso aeroporti internazionali, l’Apple AirTag ha ottenuto risultati spettacolari, con aggiornamenti di posizione ogni 2-5 minuti. Al contrario, i tracker di Google non hanno mostrato alcuna capacità di risposta alle esigenze. Apple, Tile e Samsung hanno restituito risultati costanti, mentre i tracker Google hanno avuto performance deludenti.
- Apple AirTag: 10/10
- Tile: 7/10
- Samsung: 6/10
- Google: 2/10
Test pratico a bordo dell’aereo
Un’altra prova ha messo alla luce l’incapacità di Google di rilevare il bagaglio vicino mentre si viaggiava a bordo di un aereo. Apple, Samsung e Tile si sono dimostrati decisamente superiori in termini di tempestività nell’aggiornare la posizione del bagaglio.
- Apple: 10/10
- Samsung: 10/10
- Tile: 10/10
- Google: 6/10
Situazione di smarrimento a Parigi
In due occasioni distinte a Parigi, i tracker Apple e Samsung hanno brillantemente aggiornato la posizione in tempo reale, mentre Google ha fallito nel localizzare correttamente i tracker. Questo ha portato a considerazioni significative sulla sua affidabilità.
- Apple: 10/10
- Samsung: 10/10
- Tile: 5/10
- Google: 0/10
Prestazioni in scenari di vita reale
Nell’analisi di scenari di vita quotidiana, l’Apple AirTag ha nuovamente eccelso, ben supportato dal Galaxy SmartTag2 di Samsung, mentre il tracker Google ha mostrato notevoli ritardi nel rilevamento e nella comunicazione dell’ubicazione.
- Apple: 10/10
- Samsung: 10/10
- Tile: 5/10
- Google: 6/10
Valutazione finale
I risultati complessivi mostrano un dominanza schiacciante dell’ecosistema Apple, grazie alla sua interfaccia intuitiva e all’affidabilità della rete Find My. Il Galaxy SmartTag2 di Samsung si posiziona come una valida alternativa per gli utenti Android, mentre i tracker Tile Offrono performance variabili. Google deve potenziare le proprie funzionalità affinché il suo servizio di tracciamento sia all’altezza delle aspettative.
Messi a confronto, i tracker Bluetooth di Google non offrono la stessa stabilità e velocità che, invece, si possono riscontrare con i prodotti Apple e Samsung, il che rende molto chiaro che il loro potenziale è ancora lontano dall’essere espresso appieno.
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