La verità nascosta: le fasce degli smartwatch di Apple, Samsung e Google sono tossiche?

Le attuali preoccupazioni riguardanti i materiali utilizzati nei bracciali degli smartwatch hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza delle bande in fluoroelastomero. Un recente studio scientifico ha suggerito la presenza di composti chimici potenzialmente tossici, incutendo timori riguardo ai rischi per la salute. Brand di riferimento come Apple e Google hanno rassicurato gli utilizzatori, dichiarando l’assenza di sostanze dannose nei loro prodotti.

analisi dei materiali degli smartwatch

Un’indagine pubblicata dall’American Chemical Society ha riportato risultati allarmanti su diversi bracciali per smartwatch, indicanti alti livelli di sostanze chimiche con effetti potenzialmente negativi per la salute. La ricerca ha esaminato 22 bracciali provenienti da diversi marchi, rivelando che 13 di questi sono stati pubblicizzati come realizzati in fluoroelastomero.

In particolare, sette di questi bracciali presentavano concentrazioni elevate di PFAS e PFHxA, sostanze chimiche considerate dannose. D’altra parte, sei bracciali non contenevano livelli pericolosi di tali composti. Va notato che l’uso di materiali alternativi come silicone e nylon è risultata una pratica comune, riducendo così i rischi associati.

rischi di assorbimento cutaneo

Il consumo o l’inalazione di PFAS è noto per essere pericoloso, ma le preoccupazioni principali riguardano l’assorbimento dermico dopo un uso prolungato. L’entità di questo assorbimento attraverso la pelle è ancora oggetto di studio, sebbene alcuni test suggeriscano che una quantità significativa possa penetrare nell’organismo nel tempo. Si evidenzia il rischio maggiore associato agli smartwatch utilizzati durante l’attività fisica, dove il contatto con il sudore potrebbe aumentare le possibilità di trasferimento di queste sostanze chimiche.

risposte dei marchi a riguardo

A seguito della pubblicazione dello studio, diversi produttori hanno comunicato le proprie politiche in merito. Apple e Google hanno affermato di essere consapevoli del problema e hanno già avviato misure per ridurre o eliminare la presenza di PFAS nei loro bracciali. Apple ha sottolineato il suo impegno nella fase di riduzione di PFAS da oltre un decennio, mentre Google ha dichiarato di soddisfare gli standard di settore.

Le dichiarazioni di Apple e Google sono state inclusive di documentazione relativa agli sforzi intrapresi per garantire la sicurezza dei loro dispositivi e bracciali.

preoccupazioni infondate e opzioni future

Nonostante le preoccupazioni sollevate, è essenziale discernere tra allerta e realtà. Alcuni bracciali di fluoroelastomero non contengono affatto PFAS o PFHxA, e molti utenti potranno trovare in commercio alternative esenti da queste sostanze. Per coloro che desiderano maggiore tranquillità, esistono numerose soluzioni sicure e diverse sul mercato, come bracciali in tessuto, metallo o cuoio.

ospiti e brand coinvolti

  • Apple
  • Google
  • Samsung

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