Recentemente, si è assistito a un evento significativo che coinvolge Microsoft e il suo motore di ricerca Bing. Dopo le segnalazioni da parte di utenti e professionisti del settore, è emerso che Bing stava mostrando un’interfaccia di ricerca che richiamava visibilmente Google. Tale situazione ha suscitato l’attenzione del vicepresidente di Google Chrome, Parisa Tabriz, che ha denunciato l’azione di Bing.
Microsoft si ritira dopo essere stata scoperta per aver imitato Google Search
L’imitazione è la forma più alta di adulazione o solo un potenziale contenzioso?
Quando gli utenti cercavano la parola “Google” su Bing, il risultato mostrava un campo di ricerca con un design simile a quello di Google, incluso un doodle che ricalcava uno degli iconici elementi visivi di Google. Questa scelta da parte di Microsoft è stata ampiamente interpretata come un tentativo di trattenere gli utenti all’interno del proprio ecosistema, evitando che si rivolgessero a Google. A seguito delle critiche, Microsoft ha provveduto a rimuovere questa interfaccia ingannevole.
Adesso, eseguendo una ricerca della parola Google su Bing, gli utenti visualizzano direttamente il link a Google come primo risultato anziché una casella di ricerca simile. Questo rientra in una frangia di comportamenti aziendali discutibili, ma rappresenta un piccolo trionfo per i consumatori, che ora possono ottenere più facilmente i risultati desiderati.
La reazione alla rimozione
La reazione alle critiche è stata immediata. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, non è stata diramata alcuna comunicazione ufficiale da parte di Microsoft in merito a questa modifica. La disparità tra le tattiche seguite da Microsoft in passato e il recente cambiamento è stata notata, evidenziando una possibile evoluzione nella strategia aziendale.
- Parisa Tabriz – Vicepresidente e General Manager di Google Chrome;
- Microsoft – Azienda coinvolta e attore principale della situazione;
- Ufficiali di altri media tech – hanno riportato la notizia dell’imitazione;
- Utenti e consumatori – principali interessati ai cambiamenti nelle dinamiche di ricerca.
Questa evoluzione dimostra che la pressione pubblica e le opinioni dei consumatori possono influenzare le decisioni aziendali, portando a un miglioramento nell’esperienza dell’utente e nella trasparenza delle informazioni presentate da Bing.
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