Negli Stati Uniti, si stanno intensificando le manovre per l’adozione di misure che potrebbero portare alla chiusura di TikTok. Il 19 gennaio è la data limite fissata dal provvedimento firmato lo scorso anno dal presidente Joe Biden. Sebbene l’iniziativa avesse ricevuto un ampio sostegno bipartisan all’epoca, ora il popolare social network potrebbe ricevere un inaspettato supporto. Infatti, alcuni senatori stanno spingendo per una possibile estensione di 270 giorni del divieto su TikTok.
Proposta di estensione del divieto per TikTok
Il senatore Ed Markey, appartenente al partito Democratico, si prepara a presentare il cosiddetto “Extend the TikTok Deadline Act”. Markey è stato tra i sostenitori del provvedimento originale lo scorso anno. La sua proposta potrebbe concedere a TikTok il tempo supplementare che sta cercando da lungo tempo senza successo. I tribunali d’appello statunitensi hanno già rigettato le richieste di ByteDance di contestare o ritardare la legge.
Se la proposta dovesse essere approvata, il provvedimento fornirà a TikTok altri 270 giorni di grazia per risolvere la sua situazione nel paese. Resta da considerare che la legge varata lo scorso anno rimarrà comunque in vigore; pertanto, se l’azienda non intraprenderà alcuna azione in quel lasso di tempo, dovrà affrontare nuovamente il divieto dopo il termine. ByteDance ha cercato a lungo di ottenere un rinvio. L’azienda ha una “carta vincente” con l’amministrazione Trump, che potrebbe annullare l’implementazione della legge. La situazione si complica, poiché l’insediamento di Trump avverrà un giorno dopo la scadenza.
Il senatore Markey ha affermato: “Un divieto su TikTok avrebbe conseguenze significative per milioni di americani che dipendono dall’app per le loro connessioni sociali e per il loro sostentamento economico. Non possiamo permettere che accada.”
Precedenti tentativi di estendere il supporto a TikTok
Questa non è la prima occasione in cui il senatore Democratico ha tentato di avvantaggiare TikTok, nonostante il suo voto favorevole al divieto. A dicembre 2024, Markey, insieme al senatore Rand Paul (R-KY) e al rappresentante Ro Khanna (D-CA), ha presentato un’istruttoria alla Corte Suprema. Il documento affermava che la legge contro TikTok violava i principi del Primo Emendamento. “La sua principale giustificazione – prevenire la manipolazione covert dei contenuti da parte del governo cinese – riflette un desiderio di controllare i contenuti sulla piattaforma TikTok e, in ogni caso, potrebbe essere attuata attraverso un’alternativa meno restrittiva”, si evince dal documento.
I rappresentanti hanno sollevato anche la questione della protezione dei dati degli americani, uno degli obiettivi presunti della legge. “La sua secondaria giustificazione di proteggere i dati degli utenti dal governo cinese non sarebbe sufficiente a sostenere il divieto da sola e ignora anche che il Congresso non ha considerato se misure di mitigazione meno drastiche potrebbero affrontare tali preoccupazioni”, recita il documento.
TikTok ha già presentato il suo caso alla Corte Suprema e attende una risposta. Gli analisti sono scettici riguardo alla possibilità che la decisione possa rivelarsi favorevole per la piattaforma di video brevi. L’iniziativa di Markey potrebbe costituire un’alternativa per consentire a TikTok di continuare la propria attività negli Stati Uniti in un tale scenario.
Lascia un commento