Il dibattito sulla potenziale interdizione di TikTok negli Stati Uniti si sta intensificando, con la data limite fissata per il 19 gennaio 2025. Di fronte a questa scadenza, TikTok ha presentato una richiesta alla Corte Suprema, argomentando le ragioni per cui l’app non dovrebbe essere vietata. Qualora l’esito della causa non fosse favorevole, funzionari cinesi considerano la possibilità di cedere le operazioni americane di TikTok a Elon Musk, per mantenere il servizio attivo nel Paese.
scenari per il futuro di TikTok negli Stati Uniti
Secondo quanto riportato da Bloomberg, sussistono dubbi sulla possibilità che TikTok rimanga sotto il controllo di ByteDance. I rappresentanti cinesi sarebbero pronti a vendere l’app ad una figura vicina a Donald Trump: Elon Musk, in un tentativo di prevenire l’interdizione. Nel 2022 Musk ha acquisito Twitter, rinominato poi X nel 2023, trasformandolo in una piattaforma che sostiene la libertà di espressione.
Le recenti discussioni sulla questione dell’interdizione di TikTok si concentrano sulle sue stretta connessione con il governo cinese, che viene vista come una potenziale vulnerabilità per la sicurezza nazionale americana. L’acquisizione di TikTok da parte di Musk potrebbe espandere la base pubblicitaria di X e fornire dati utili alla sua azienda di intelligenza artificiale, xAI. Le trattative rimangono ancora a un livello preliminare e molte opzioni sono sul tavolo per le autorità cinesi.
l’opposizione all’interdizione di TikTok
È sorprendente notare che Musk, nonostante il prevalente consenso su un’opzione di ban, si è espresso contro questa azione, considerando le sue implicazioni per la libertà di parola. Inoltre, il Presidente eletto Donald Trump, atteso in carica dal 20 gennaio 2025, potrebbe cercare di salvaguardare le operazioni di TikTok negli Stati Uniti, richiedendo un rinvio della decisione finale da parte della Corte Suprema.
TikTok è già stato vietato in diversi Paesi, tra cui Canada, India e altri, a causa delle preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. L’origine di tali timori è da ricercarsi nei legami tra ByteDance e il governo cinese, rendendo l’app una preoccupazione per gli Stati Uniti e altri stati.
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