Aumento della produzione di processori Apple negli Stati Uniti: cosa significa per il futuro?

In un recente rapporto dell’ex giornalista di Bloomberg, Tim Culpan, si evidenzia che la prima fabbrica di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) situata in Arizona ha avviato la produzione di chip per diversi clienti, tra cui spicca Apple. Quest’ultima vedrà la realizzazione di processori per iPhone e Apple Watch direttamente negli Stati Uniti.

Produzione di chip per Apple

Il sito di Fab 21 in Arizona è attualmente impegnato nella produzione di chip per varie aziende, tra cui AMD, per la sua serie di CPU Ryzen 9000. Tra i prodotti in lavorazione, si trova anche il chipset A16 Bionic, utilizzato negli smartphone iPhone 15 e iPhone 15 Plus.

Secondo il rapporto di Culpan, la fabbrica ha ricevuto ordini anche per i System in Package (SiP) destinati all’Apple Watch. Si tratta specificamente dell’S9, il che risulta coerente, considerando che TSMC utilizza il nodo da 4nm per costruire i chipset A16 di Apple.

Poiché il SiP dell’Apple Watch S9 è basato sull’A16, è probabile che la fabbrica in Arizona possa sfruttare lo stesso nodo N4, una versione avanzata del nodo da 5nm dell’azienda.

Espansione della presenza di TSMC negli Stati Uniti

Apple si è sempre appoggiata a TSMC per la produzione dei suoi processori, non solo per gli iPhone, ma anche per altri dispositivi come Apple Watch e computer Mac. Tradizionalmente, comunque, la produzione si è concentrata a Taiwan. Negli ultimi anni, però, TSMC ha avviato la costruzione di nuove strutture produttive in paesi come gli Stati Uniti.

Per molte aziende, diversificare le operazioni è una strategia sensata. Affidarsi a un’unica sede potrebbe comportare gravi interruzioni della produzione in caso di crisi nazionali, conflitti politici o tensioni sindacali.

Inoltre, questioni politiche hanno spinto TSMC a considerare nuove sedi, specialmente le tensioni con la Cina, dove aumentano le preoccupazioni riguardo a una possibile invasione di Taiwan per accaparrarsi le tecnologie necessarie per la produzione di chipset.

Parecchi incentivi offerti dagli Stati Uniti, tra cui sussidi da 11,6 miliardi di dollari, hanno reso attraente per TSMC l’apertura di impianti sul territorio americano.

Nonostante ciò, è improbabile che Apple trasferisca tutta la produzione dei suoi processori per iPhone negli Stati Uniti. Secondo Culpan, ci potrebbero essere colli di bottiglia a causa di ritardi nei processi di attrezzaggio.

Data l’enorme richiesta annuale di chip da parte di Apple, occorrerà del tempo prima di un eventuale trasferimento completo delle operazioni negli Stati Uniti.

È interessante notare che TSMC ha scelto di non commentare riguardo ai propri clienti o attività produttive.

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