Il servizio di condivisione partner di Google Photos ha subito delle modifiche significative nel mese di novembre 2024. In questa nuova configurazione, il sistema ha limitato la condivisione solamente a foto e video acquisiti tramite la fotocamera dello smartphone. Le immagini scattate con app di terze parti, come ad esempio gli screenshot, non sono più visibili nel profilo condiviso dal partner. Recentemente, sembrerebbe che Google stia lavorando per ripristinare la possibilità di condividere anche file multimediali caricati tramite altre applicazioni.
modifiche nell’utilizzo della condivisione partner
Secondo recenti scoperti da AssembleDebug e dal team di Android Authority, è in stato di sviluppo un nuovo interruttore chiamato “Includi contenuti da altre app Android”. Questa opzione permetterebbe di condividere immagini e video caricati da app di terze parti nella libreria di Google Photos con il partner. Ci si aspetta che questa funzione sarà disabilitata di default, richiedendo un’abilitazione manuale nelle impostazioni di condivisione partner di Google Photos.
tempistiche di implementazione
Non è attualmente chiaro quando questa opzione verrà finalmente resa disponibile. I tempi di rilascio potrebbero variare da alcune settimane a diversi mesi, con una probabile apparizione iniziale per gli utenti del canale beta di Google Photos, prima di una diffusione più ampia al pubblico generale.
problematiche legate ai limiti della condivisione
La limitazione attuale di Google ha creato problematiche per quegli utenti che utilizzano frequentemente app di terze parti per la cattura di immagini e video. Le immagini acquisite tramite strumenti alternativi non si riflettono nella libreria condivisa col partner. Una situazione curiosa è che, se si modifica una foto utilizzando Google Photos, questa risulta visibile pur essendo stata originariamente scattata con un’app esterna. Un ulteriore inconveniente è rappresentato dai screenshot, che, se caricati nella libreria, non saranno accessibili al partner.
Le uniche soluzioni attuabili al momento sono limitate all’utilizzo della fotocamera predefinita dello smartphone, e questa restrizione continua a suscitare frustrazione. È confortante sapere che Google sta lavorando per risolvere un problema originato dalle sue scelte.
Lascia un commento