Il settore dei dispositivi per la casa intelligente sta acquisendo sempre più popolarità, con un numero crescente di utenti che integrano questa tecnologia nelle proprie abitazioni. Nonostante la varietà di dispositivi disponibili, l’idea di un ecosistema completamente armonizzato rimane una sfida. Google sta affrontando questo problema attraverso lo sviluppo del proprio Home API, di recente aperto agli sviluppatori, che rappresenta un passo significativo nella creazione di automazioni avanzate per la gestione della smart home.
introduzione del google home api
Durante l’evento Google I/O della scorsa primavera, è stata annunciata l’intenzione di lanciare un nuovo Home API. Questo strumento permette alle applicazioni di collegarsi ai dispositivi smart, accedendo ai loro sensori e dati, per controllarli in modo più efficiente. Le app di terze parti possono così sviluppare automazioni più complesse, vestendo un ruolo cruciale nell’ecosistema di Google.
apertura dell’api agli sviluppatori
Inizialmente, l’accesso all’API era riservato a un gruppo selezionato di partner per test preliminari, tra cui aziende come Nanoleaf, ADT e LG. Recentemente, durante la fiera CES 2025, Google ha annunciato l’apertura dell’API in preview pubblica, consentendo ai programmatori di sperimentare nuove applicazioni per la gestione delle smart home, ora limitato a un massimo di 100 utenti. Questo limite verrà probabilmente ampliato nel corso dell’anno.
sviluppi recenti nella smart home
Oltre all’API, Google ha condiviso informazioni sui progressi per migliorare ulteriormente l’interazione con i dispositivi smart. L’integrazione del protocollo Thread risulta fondamentale per il controllo locale dei dispositivi. Google ha collaborato con MediaTek per sviluppare un chip che combina il supporto per Thread, Bluetooth LE e Wi-Fi, facilitando così l’adozione del protocollo in nuovi dispositivi.
collaborazioni con altri marchi
Google è anche impegnata in partnership con Apple e Samsung per ulteriori sviluppi del protocollo Matter. Un punto saliente riguarda il nuovo approccio condiviso per la certificazione dei dispositivi. La Connectivity Standards Alliance ha semplificato il processo di ottenimento del sigillo “Works With” per i dispositivi Matter, mentre Google includerà tali risultati nel programma “Works With Google Home”, aumentando così la compatibilità e le opzioni per gli utenti nella scelta dei dispositivi smart.
- Nanoleaf
- ADT
- LG
- MediaTek
- Apple
- Samsung
- Connectivity Standards Alliance
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