Qi2 Ready: La Nuova Scusa degli Smartphone Android per Dimenticare i Magneti Integrati

L’introduzione del standard Qi2 nel panorama della ricarica wireless ha catturato l’attenzione per le sue potenzialità innovative, in particolare per la possibilità di integrare magneti nei dispositivi. Questi magneti possono migliorare la precisione di allineamento con i caricabatterie, velocizzare i tempi di ricarica e favorire l’adozione di vari accessori. Con l’annuncio della iniziativa “Qi2 Ready”, sorgono nuovi interrogativi sulla compatibilità e sulle impostazioni di questo standard.

ovvero qi2 e la sua evoluzione

Presentato nel 2023, Qi2 ha rappresentato un passo significativa in avanti per lo standard di ricarica wireless più diffuso al mondo. Un aspetto fondamentale di Qi2 è l’adozione da parte di Apple del marchio MagSafe come standard di settore. L’aspettativa era che gli smartphone Android adottassero Qi2, emulando il funzionamento dei nuovi iPhone e abilitando l’uso di accessori magnetici associati al dispositivo.

Malgrado ciò, a due anni di distanza, è stato registrato un solo telefono Android compatibile con Qi2. Quest’ultimo richiede l’integrazione di magneti nei dispositivi per rendere valida la dicitura “Qi2”, mentre i dispositivi privi di tali magneti possono solamente dichiarare di supportare “Qi”. Questo è evidente anche nel caso del Galaxy Ring di Samsung, che adotta una base Qi 2.0.

nuove chiavi di interpretazione

La WPC ha recentemente delineato ulteriori dettagli riguardo a Qi2. In un comunicato stampa presentato al CES 2025, sono state introdotte nuove funzionalità, tra cui l’adozione del Qi2 da parte di Samsung per i suoi dispositivi Galaxy, mentre Google sta lavorando per ottimizzare le velocità di ricarica. Sono stati annunciati anche “estensioni” per Qi2, fra cui quella denominata “Qi2 Ready”.

Secondo quanto comunicato dalla WPC, i dispositivi Qi2 Ready offriranno un’esperienza utente completa quando associati correttamente a accessori approvati. Questo approccio consente ai produttori di dispositivi di omettere i magneti integrati, mentre l’utilizzo di custodie o accessori ad hoc potrebbe conferire temporaneamente la compatibilità con Qi2.

prospettive e riflessioni

Questa fruizione della tecnologia Qi2 attraverso accessori specializzati potrebbe limitare la necessità per i produttori di includere magneti nei dispositivi. In tal modo, gli utenti potrebbero dover sostenere costi supplementari per accedere alla compatibilità Qi2 tramite accessori ufficiali. Inoltre, rimane incerto l’effetto che questa nuova normativa avrà sui rivenditori di accessori di terze parti, considerando la necessità di autorizzazione per i set di dispositivi.

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