Nel contesto attuale, le grandi aziende tecnologiche svolgono un ruolo fondamentale non solo nello sviluppo e nel miglioramento delle tecnologie, ma anche nella gestione delle relazioni politiche per mantenere rapporti positivi con l’amministrazione in carica. Tra queste, Apple si distingue, avendo recentemente dimostrato il proprio sostegno finanziario a Donald Trump in occasione della sua cerimonia di insediamento.
tim cook e le donazioni a trump
L’inaugurazione di Donald Trump è fissata per il 20 gennaio. Nel periodo che precede l’evento, diversi dirigenti delle maggiori aziende tech hanno avviato incontri con il nuovo presidente eletto per rafforzare i legami professionali. Tim Cook, CEO di Apple, ha avuto precedenti incontri con Trump, ricevendo anche elogi da parte sua, suggerendo una relazione proficua nel tempo. A differenza di questo rapporto, Trump ha avuto toni critici nei confronti di altre aziende come Google.
Recentemente, Cook ha ufficialmente unito il proprio nome alla lista di coloro che hanno contribuito al fondo per l’inaugurazione di Trump, con una donazione di 1 milione di dollari. Secondo un rapporto di Axios, la data della donazione è prevista a breve. I due hanno già avuto un incontro il mese scorso presso la residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida, dove era presente anche Elon Musk, CEO di Tesla e responsabile del nuovo Dipartimento dell’Efficienza Governativa (DOGE).
La relazione positiva tra Cook e Trump potrebbe avvantaggiare Apple, in particolare in merito a questioni di regolamentazione e tariffe import/export, che potrebbero risultare favorevoli per l’azienda.
altre aziende in cerca di riconciliazione
Altre aziende tecnologiche, come Google e Meta, stanno cercando di migliorare i rapporti con il nuovo presidente. A dicembre, Trump ha incontrato Sundar Pichai, CEO di Google, e in novembre ha dialogato con Mark Zuckerberg, CEO di Meta. Entrambe le aziende hanno infatti avuto rapporti tesi con Trump, il quale nel corso della campagna presidenziale aveva accusato Google di diffusione di notizie sfavorevoli e aveva definito Facebook “il nemico del popolo.”
Nonostante ciò, sia Google che Meta hanno contribuito con 1 milione di dollari ciascuna al fondo per l’inaugurazione. In aggiunta, anche il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha effettuato una donazione. Per migliorare le proprie relazioni con l’amministrazione, Meta ha ristrutturato il proprio dipartimento politico, sostituendo Nick Clegg con Joel Kaplan, che ha rapporti stretti con Trump e JD Vance.
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