Corte Federale sostiene i fornitori di servizi internet: abbattute le regole sulla neutralità della rete FCC

Recentemente, si è assistito a una svolta importante riguardante le normative sulla net neutrality negli Stati Uniti, con la pronuncia di un tribunale che ha annullato l’iniziativa della Federal Communications Commission (FCC) di ripristinare alcune regole per un internet aperto.

la decisione del tribunale

Un tribunale d’appello federale ha stabilito che la FCC non possiede l’autorità per ripristinare le misure di net neutrality che tentava di reintrodurre. Questo avvenimento si inserisce in un contesto di crescente discussione sulle normative relative alla fornitura di servizi internet.

l’iter delle normative sulla net neutrality

L’anno scorso, la FCC aveva votato per riportare in vita la regola che impediva ai fornitori di banda larga di bloccare o limitare il traffico internet verso determinati siti web, mentre garantivano un accesso più veloce a quelli che pagavano di più. Questa normativa era stata approvata nel 2015 durante la presidenza di Barack Obama, ma successivamente era stata abrogata nel 2017 sotto la presidenza di Donald Trump. Nel 2021, l’amministrazione di Joe Biden aveva adottato un ordine esecutivo per incoraggiare la FCC a ripristinare tali regole.

le implicazioni della sentenza

Il giudice della Sesta Corte d’Appello degli Stati Uniti ha bloccato il tentativo della FCC, citando una sentenza della Corte Suprema dello scorso anno che ha invalidato il principio di Chevron deference, un dottrina legale che permetteva ai giudici di deferire alle decisioni delle agenzie quando la legge risultava ambigua. Ora i giudici possono applicare la propria interpretazione legale in tali situazioni.

le opinioni contrastanti

Chi sostiene la net neutrality afferma che queste regole siano fondamentali per garantire un internet equo e universale. In contrapposizione, i critici considerano tali normative come un esempio di supervisione governativa eccessiva.

le reazioni degli esperti

Brendan Carr, designato da Trump come nuovo presidente della FCC, è un critico di lunga data della net neutrality. Carr ha scoperto un approccio positivo alla decisione della corte, affermando che la lotta per limitare le normative eccessive dell’amministrazione Biden continuerà, ma che si tratta di “una buona vittoria”.

  • Brendan Carr
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