La questione di TikTok negli Stati Uniti continua a essere al centro di dibattito, con ByteDance, la società madre dell’app, impegnata nel tentativo di annullare il divieto imposto. Diversi ricorsi da parte di ByteDance sono stati respinti dai tribunali, ma l’azienda ha ancora un’ultima opportunità di presentare il suo caso davanti alla Corte Suprema a gennaio. Recentemente, Donald Trump ha richiesto un rinvio del divieto per l’applicazione.
richiesta di rinvio del divieto di TikTok da parte di Donald Trump
L’avvocato di Trump, D. John Sauer, ha presentato un amicus brief alla Corte Suprema sottolineando che la data di entrata in vigore del divieto di TikTok è “malamente temporizzata.” Il presidente Biden ha firmato il provvedimento ad aprile, fissando il 19 gennaio 2025 come termine ultima per l’implementazione, mentre l’inaugurazione di Trump avverrà il 20 gennaio, solo un giorno dopo. Questa tempistica comporterebbe che Trump si troverebbe di fronte a una legge già in vigore, senza opportunità di partecipare al processo decisionale.
Il documento depositato afferma che “solo il presidente Trump possiede l’esperienza di negoziazione necessaria, un mandato elettorale e la volontà politica per trovare una soluzione che salvi la piattaforma affrontando anche le preoccupazioni di sicurezza nazionale espresse dal governo.” ByteDance aveva utilizzato argomentazioni simili per cercare di ritardare l’applicazione della legge.
Ciò che ha influenzato il cambiamento di posizione di Trump sulla questione è il supporto ricevuto sulla piattaforma. Durante il suo primo mandato, aveva manifestato l’intenzione di vietare TikTok, citando preoccupazioni di sicurezza nazionale come principale giustificazione. In marzo, ha sorpreso il settore tecnologico abbracciando l’idea di mantenere TikTok negli Stati Uniti, affermando che un divieto avrebbe “reso Facebook più grande”, considerato un “nemico del popolo”. È interessante notare che la sua posizione su TikTok si è mantenuta, mentre nel frattempo ha riallacciato rapporti con Zuckerberg.
Microsoft come potenziale partecipante nell’affare
Trump ha anche accennato che potrebbe consultarsi con Microsoft riguardo a un possibile coinvolgimento. Ha dichiarato che il gigante di Redmond potrebbe “trovare un accordo appropriato affinché il Tesoro degli Stati Uniti ottenga un sostanzioso introito.” Al momento, non vi sono ulteriori dettagli disponibili su questa possibilità.
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