Il settore tecnologico è caratterizzato da collaborazioni forzate tra aziende che, nonostante lavorino insieme, possono avere rapporti complessi. Un esempio emblematico è rappresentato dalla collaborazione tra Apple e NVIDIA, le cui interazioni sono state da sempre influenzate da tensioni latenti. Un recente rapporto ha fornito nuovi dettagli sulla storia di questo legame difficile.
incrinature iniziali nella relazione tra apple e nvidia
La collaborazione tra Apple e NVIDIA è iniziata in modo significativo nei primi anni 2000. In quel periodo, Apple mirava ad ampliare le capacità grafiche dei propri Mac attraverso l’utilizzo di chip NVIDIA. Sin dalle origini, però, il rapporto era già teso. Steve Jobs, l’ex CEO di Apple, sospettava che NVIDIA avesse utilizzato tecnologie copiate da Pixar.
Quest’accusa fu sollevata durante un incontro nel 2001, ma il dirigente di NVIDIA la respinse. Da quel momento, Jobs decise di ignorarlo per il resto della riunione. Al contempo, NVIDIA considerava Apple come un cliente troppo esigente, nonostante non facesse neppure parte dei primi dieci clienti dell’azienda americana. Secondo le informazioni raccolte, entrambi i gruppi si percepivano come difficili da gestire.
l’episodio dei chip difettosi di nvidia
Il 2008 rappresenta un ulteriore capitolo nel tumultuoso rapporto tra le due aziende. In quell’anno, un chip difettoso di NVIDIA ha avuto ripercussioni su diversi dispositivi, costringendo Apple ad estendere le garanzie sui propri MacBook. Il problema si è esteso anche ai portatili di altri produttori, come Dell e HP, lasciando Apple insoddisfatta poiché non ottenne un risarcimento completo per l’incidente, noto come “Bumpgate”. Tale situazione ha accelerato la transizione verso AMD, aprendo la strada allo sviluppo dei chip ARM da parte di Apple.
Apple aveva già delle preoccupazioni riguardo all’efficienza energetica dei chip NVIDIA, ritenuti troppo voraci in termini di consumo energetico e generanti un eccessivo calore. In tale contesto, Apple propose a NVIDIA lo sviluppo di chip personalizzati per MacBook, proposta rifiutata da NVIDIA, che aveva evidentemente interesse a mantenere Apple come cliente continuando a vendere il loro hardware.
il decennio 2010-2020: sospetti reciproci e supporto ai driver macos
Negli anni 2010, NVIDIA sviluppò sospetti riguardo alcuni marchi che avrebbero fatto uso non autorizzato di tecnologie e tecniche di grafica. Tra questi marchi vi erano Samsung, Qualcomm e Apple. NVIDIA decise quindi di richiedere il pagamento di diritti di licenza per tali utilizzi. Nel 2019, un dirigente di Apple decise di escludere il supporto ai driver NVIDIA su macOS Mojave, impattando sia il supporto residuo che la funzionalità degli eGPU. È interessante notare come l’autore della decisione non sia mai stato identificato, mentre i team di sviluppo di Apple e NVIDIA avrebbero preferito collaborare se non fosse stata per un ordine dirigenziale.
Attualmente, il legame tra Apple e NVIDIA non è “completamente conflittuale”. Apple è concentrata nello sviluppo di chip AI propri, evitando di acquistare hardware da NVIDIA. Quest’ultima continua a essere leader nel settore dei chip AI e molte grandi aziende tecnologiche si rivolgono a loro per le forniture. Apple, per motivi di orgoglio, ha scelto di noleggiare chip AI attraverso terze parti come Amazon, Microsoft e Google.
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