Pegasus: Responsabile per l’attacco a 1.400 utenti WhatsApp, la sentenza che fa rumore

Un importante verdetto è stato emesso dal tribunale degli Stati Uniti riguardante la NSO Group, azienda nota per lo spyware Pegasus, accusata di aver attaccato i dispositivi di 1.400 utenti di WhatsApp. Nel 2019, WhatsApp aveva avviato una causa legale contro NSO Group, sostenendo che la società avesse utilizzato Pegasus per sorvegliare i telefoni di giornalisti, attivisti e funzionari governativi.

nsogroup ritenuta responsabile per l’attacco agli utenti di WhatsApp

La giudice Phyllis Hamilton ha stabilito che la NSO Group ha violato il federal Computer Fraud and Abuse Act (CFAA) e il Comprehensive Computer Data Access and Fraud Act della California (CDAFA). Inoltre, è stata accertata la violazione dei termini di servizio di WhatsApp. Questa sentenza è stata emessa dopo un lungo contenzioso di cinque anni, mentre il tribunale deve ancora decidere l’ammontare dei danni che NSO dovrà risarcire.

All’inizio del 2024, la giudice Hamilton ha ordinato alla NSO Group di fornire a WhatsApp il codice sorgente del proprio spyware. Ha evidenziato che la società non ha fornito tale codice, comportamento che ha avuto un peso significativo nella decisione di accettare la richiesta di sanzioni avanzata da WhatsApp. La causa è stata avviata in California, ma NSO ha permesso a un cittadino israeliano di visionare il codice sorgente solo in Israele, una modalità definita “semplicemente impraticabile” dal giudice.

Will Cathcart, responsabile di WhatsApp, ha affermato in un post su Threads che “questa sentenza rappresenta una grande vittoria per la privacy”. Ha sottolineato il lungo lavoro svolto per portare avanti la causa, evidenziando l’importanza della responsabilità delle aziende di spyware.

la polemica relativa al spyware Pegasus

Il spyware Pegasus solleva controversie in quanto inizialmente progettato per aiutare i governi nella lotta contro il crimine e il terrorismo. Tuttavia, è emerso che numerosi stati lo hanno impiegato per monitorare giornalisti, leader dell’opposizione e attivisti per i diritti umani. Questo abuso ha sollevato questioni rilevanti etiche riguardanti la tecnologia e i pericoli per la privacy. Prima del 2019, Pegasus si diffondeva attraverso messaggi contenenti link dannosi, mentre ora sfrutta vulnerabilità “zero-day” nei dispositivi.

Continue reading

NEXT

Google presenta una proposta innovativa per risolvere il caso antitrust negli Stati Uniti

Negli ultimi mesi, un tribunale degli Stati Uniti ha stabilito che Google opera un monopolio illegale nel settore dei motori di ricerca. Di conseguenza, il Dipartimento della Giustizia (DOJ) ha presentato diverse proposte per affrontare questa situazione, che includono l’ipotesi […]
PREVIOUS

Gioca a Squid Game direttamente su Google: scopri come!

La serie Squid Game ha conquistato il mondo dello streaming, diventando uno dei titoli più popolari su Netflix. Con un punteggio IMDB di 8 e un’approvazione del pubblico del 95% su Rotten Tomatoes, l’attesa per la seconda stagione è alle […]

Potrebbero interessarti

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I più popolari

Di tendenza