rimozione della funzionalità “Share apps” da Google Play
Google ha avviato un aggiornamento per il suo sistema, annunciando l’eliminazione della funzionalità “Share apps”, introdotta nel 2021. Questo cambiamento è parte dell’aggiornamento di dicembre, il quale coincide con la versione 44.1 del Play Store. La funzionalità consentiva agli utenti di condividere applicazioni gratuitamente e pubblicamente disponibili, sfruttando il protocollo Nearby Share per facilitare l’invio degli app e il loro download da parte di altre persone.
Dettagli sull’aggiornamento
Il changelog informa che la funzione di condivisione delle applicazioni non sarà più accessibile. Gli utenti potranno ora solamente condividere il collegamento diretto alle app tramite il Play Store. Questa modifica segna la definitiva uscita di una caratteristica che, sebbene vantaggiosa, ha avuto un’adozione limitata.
miglioramenti e nuove funzionalità del Play Store
Oltre alla dismissione della funzionalità “Share apps”, la versione 44.1 ha introdotto vari miglioramenti all’interno dello store. Tra questi sono inclusi
- aggiornamenti delle notifiche provenienti da Google Play
- miglioramenti visivi nelle schede di ricerca per le applicazioni e i giochi
modifiche ai servizi Google Play
Il recente aggiornamento interessa anche i Google Play Services, ora giunti alla versione 24.49. Le novità principali sono:
- nuove impostazioni per i servizi cross-device, che semplificano la gestione delle funzionalità condivise tra dispositivi
- possibilità per gli utenti di dispositivi indossabili di aggiornare il fuso orario anche in assenza di connessione
- ottimizzazione nei download, con privilegio per reti Wi-Fi e cellulari rispetto al Bluetooth
un cambio di direzione verso “Quick Share”
Da gennaio 2024, “Share apps” cederà il posto a “Quick Share,” una funzionalità rebrandizzata di Nearby Share, proposta come diretta concorrente di Apple AirDrop. Questa nuova piattaforma di condivisione peer-to-peer è progettata per servire sia dispositivi Android che ChromeOS, con future integrazioni in computer prodotti da altri marchi. Si prevede che Google si espanda ulteriormente includendo supporto per dispositivi Apple, espandendo così la portata del servizio.
Lascia un commento