Con l’imminente ingresso di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, si preannunciano significativi cambiamenti per l’economia americana. Una delle politiche che Trump intende attuare è un approccio protezionista, che includerà, tra l’altro, l’imposizione di dazi sulle importazioni provenienti dalla Cina. Questa misura avrà un impatto considerevole su molte aziende statunitensi, ma sembra che Apple potrebbe essere un’eccezione, poiché Trump pare intenzionato a esentare la società dai dazi cinesi.
Rivali storici
Secondo l’analista di Deepwater Asset Management, Gene Munster, nelle sue previsioni di mercato per il 2025, Trump potrebbe adottare la decisione di esentare dalle tariffe aziende come Apple e Tesla. Munster ha dichiarato: “Apple e Tesla riceveranno esenzioni dai dazi cinesi (se Trump attuerà le nuove tariffe) – È indubbio che tariffe aumentate interesseranno molti produttori, ma Apple e Tesla saranno risparmiate da tariffe elevate – Trump non desidera che Tesla perda opportunità di fronte a BYD o che Apple venga superata da Samsung.”
Questa strategia è dettata dall’obbiettivo di garantire a queste aziende un vantaggio competitivo sui loro rivali esteri. Nel caso di Tesla, il principale avversario è BYD, un produttore di veicoli elettrici cinese che sta rapidamente acquisendo quote di mercato. Per quanto riguarda Apple, il concorrente principale nel settore tecnologico e mobile è Samsung.
Negli ultimi dieci anni, Apple e Samsung hanno dato vita a una rivalità molto accesa, con entrambe le compagnie che occupano posizioni di vertice nel mercato degli smartphone, con Samsung in cima alla classifica di vendite. L’esenzione dai dazi cinesi per Apple potrebbe alleviare notevolmente le sue pressioni finanziarie. I risparmi che deriverebbero dall’evitare i dazi potrebbero essere reinvestiti in ricerca, sviluppo e marketing per nuovi prodotti, offrendo così a Apple una possibilità di competere più agguerritamente contro Samsung.
Le tariffe cinesi di Trump
Sin dall’inizio del suo mandato, Trump ha posto l’accento sull’importanza della economia statunitense. Ha incentivato le aziende americane a riportare lavoro negli Stati Uniti, attraverso l’imposizione di tariffe che scoraggiano la cooperazione con paesi come la Cina e rendono più complesso il commercio per le aziende cinesi nel mercato americano.
Tim Cook, CEO di Apple, è ben consapevole delle implicazioni di una tariffa cinese. Nel 2019, durante un incontro con Trump, Cook ha sostenuto che l’azienda meritasse di essere esclusa da tali misure. Ha messo in evidenza come alcuni competitors chiave, come Samsung, non affrontassero le stesse percentuali di dazi, grazie alla loro produzione prevalentemente localizzata in Corea del Sud.
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