Politica sull’uso vietato dell’AI generativa di Google
Nel marzo del 2023, Google ha introdotto la sua Politica sull’uso vietato dell’AI generativa. Recentemente, un aggiornamento ha semplificato le informazioni relative a ciò che non è consentito nell’utilizzo degli strumenti di Gemini e di altri strumenti di proprietà di Google.
Modelli di AI generativa possono aiutare ad esplorare, apprendere e creare. Si prevede che gli utenti interagiscano con essi in modo responsabile, legale e sicuro. Si applicano le seguenti restrizioni durante l’interazione con l’AI generativa nei prodotti e nei servizi di Google.
Categorie di comportamenti vietati
Esistono quattro categorie di comportamenti considerati inaccettabili, con esempi chiari forniti da Google:
- Non impegnarsi in attività pericolose o illegali, o violare leggi e norme applicabili.
- Non compromettere la sicurezza dei servizi di altri o di Google.
- Non partecipare ad attività sessualmente esplicite, violente, odiose o dannose.
- Non diffondere disinformazione, false rappresentazioni o informazioni fuorvianti.
Aggiornamenti recenti e margini di eccezione
Non è stata introdotta alcuna nuova politica né sono stati apportati cambiamenti nei metodi di applicazione attuali da parte dell’azienda. La novità riguarda la possibilità per Google di fare eccezioni a queste politiche in base a considerazioni educative, documentarie, scientifiche o artistiche, o quando i danni sono superati da benefici sostanziali per il pubblico.
La Politica sull’uso vietato dell’AI generativa di Google è stata aggiornata e è efficace a partire da oggi.
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