immerso nella tendenza di spotify wrapped
Il fenomeno del Spotify Wrapped ha rapidamente guadagnato notorietà nel mese di dicembre, ispirando numerose aziende a creare le proprie versioni personalizzate. Mentre alcune sono davvero affascinanti, come il Google Year in Search, altre risultano più banali, come nel caso di Ryanair, o persino bizzarre. Questo crescente trend ha suscitato una riflessione su quanto possa diventare invasivo, diffondendosi in settori inaspettati.
una curiosa esperienza con asana
Recentemente, si è presentata un’esperienza sorprendente tramite il software di gestione progetti Asana. All’improvviso, è apparso un messaggio che annunciava la disponibilità del mio Year in Asana, offrendo un riepilogo delle interazioni e dei progetti del 2024. Questo ha sollevato domande sull’inevitabilità di una personalizzazione eccessiva delle statistiche quotidiane, rendendo evidente la potenziale saturazione di dati che può derivare da tali iniziative.
android wrapped: le statistiche previste
Se Android decidesse di creare un proprio report annuale, avrebbe accesso a un ampio ventaglio di informazioni basate sull’uso degli utenti delle sue applicazioni. Le interazioni predisposte con strumenti come Photos, Maps e Chrome potrebbero generare statistiche davvero interessanti.
- Ore spese al telefono: 155, con novembre come mese più attivo.
- Contatto più frequente: moglie, seguita da madre e assistenza clienti.
- Messaggi inviati: 11.447, in gran parte attribuibili a chat di gruppo.
- Applicazione più utilizzata: WhatsApp, aperta 2.703 volte.
- Tempo totale di schermo acceso: 1.669 ore, con 210 minuti sbloccati il 10 giugno.
- Emoji preferita: cuore rosso ❤️.
- Argomento di ricerca più comune: elezioni, con 15 ricerche correlate.
- Notifiche ricevute: 7.340, principalmente da WhatsApp.
- Distanza percorsa: 19.162 miglia, limitata dal lavoro da remoto ma amplificata da viaggi in Sud America.
- Foto scattate: 931, di cui il 17% durante il viaggio, con il 28% che ritrae l’utente.
e le statistiche sorprendenti
Oltre alle statistiche comuni, ci sono dati che potrebbero risultare imbarazzanti o sfavorevoli, che Google probabilmente eviterebbe di mostrare. La creazione di un report però potrebbe includere alcune statistiche poco lusinghiere.
- Chiamate ignorate: 608, la maggior parte dalle madri.
- Ore spese a giocare: 412.
- Percentuale di tempo di schermo su social media: 62%, associata a un aumento della frustrazione.
- Tempo di schermo prima di dormire: 77 minuti.
- Ricerche per informazioni già note: 11.
- Parole autocorrette: 2.298, aumento del 35% rispetto all’anno precedente.
- Cadute del telefono: 18 volte.
- App scaricate e mai aperte: 12.
- Attivazioni della modalità Incognito: 184 volte.
- Allarmi posticipati: 1.071 volte.
Queste statistiche fanno riflettere sull’utilizzo quotidiano della tecnologia e sull’impatto che ha nella vita degli utenti. Un’analisi attenta dei dati potrebbe rivelarsi interessante e utile nell’ambito di una riflessione più ampia sull’uso della tecnologia.
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