Scrutinio delle normative dell’UE sui grandi gruppi tecnologici
Le grosse aziende tech sono attualmente sotto attento esame da parte dell’Unione Europea grazie alle norme del Digital Markets Act (DMA). Questa legislazione, concepita per garantire una competizione equa nei paesi europei, deve essere valutata anche per il suo impatto sui consumatori. Recentemente, Google ha condotto un test denominato “blue links” per esaminare le potenziali conseguenze delle richieste dell’UE in alcune nazioni europee.
Normative del DMA per un mercato più equo
In ottemperanza alle norme del DMA, la Commissione Europea ha intenzione di obbligare Google a garantire che i suoi servizi legati ai viaggi, quali Google Maps e Google Flights, non risultino maggiormente evidenti rispetto alla concorrenza nei risultati di ricerca. In tal senso, le informazioni relative ai servizi di Google non dovrebbero presentarsi con elementi visivi distintivi o funzionalità di navigazione arricchite.
Questa indicazione potrebbe portare Google a escludere l’utilizzo di risultati visivi per qualsiasi ricerca. Investire in tecnologie che possano essere impiegate da terzi appare incoerente per l’azienda. Per valutare le conseguenze di tale implementazione, Google ha deciso di condurre un esperimento.
Il test “blue links” ha portato all’eliminazione di elementi visivi dal risultato dei motori di ricerca relativi agli hotel, mostrando unicamente un elenco di link blu. Sono stati sospesi i risultati curati per gli hotel, le mappe, le informazioni sulle strutture e altri dettagli, e l’esperimento si è concentrato temporaneamente su Germania, Belgio ed Estonia.
Risultati negativi del test “blue links” di Google
Alla conclusione del test, è emerso che l’esperienza degli utenti era peggiorata, sia per i consumatori che per i concorrenti di Google. Infatti, gli utenti si sono detti meno soddisfatti dei risultati di ricerca, trovandosi a dover navigare ulteriormente tra i siti per reperire le informazioni precedentemente disponibili direttamente nei risultati. Questo ha portato a una diminuzione dell’interesse nell’effettuare ulteriori ricerche su informazioni relative agli hotel tramite Google.
Un calo di attivazione è stato registrato rapidamente; sono stati osservati significativi diminuzioni di traffico su siti dedicati alla comparazione di hotel e prezzi. In particolare, numerosi hotel europei hanno subito una perdita superiore al 10% del traffico.
Contrariamente alle aspettative, la Commissione Europea ha sbagliato nella previsione degli effetti delle misure prospettate, credendo che i siti di comparazione avrebbero beneficiato direttamente dalla situazione. In realtà, questi non hanno registrato un incremento significativo di traffico.
Posizione di Google rispetto ai prossimi sviluppi dell’UE
Di fatto, il test “blue links” ha portato a risultati insoddisfacenti per gli utenti e a un decremento del traffico verso gli hotel. Le piattaforme di comparazione prezzi non hanno mostrato la crescita prevista. Ora, Google può supportare l’asserzione che il DMA sta danneggiando i consumatori europei con dati empirici, superando la mera ipotesi o sospetto.
Questa situazione pone l’Unione Europea in una posizione complessa riguardo all’applicazione del DMA. È necessario trovare un equilibrio tra la protezione della concorrenza e la qualità dei servizi. Sarebbe controproducente tentare di attuare misure che si rivelerebbero più dannose che vantaggiose.
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