Indicazioni chiave
- Google Maps utilizza video da dashcam di selezionati partner nel Regno Unito esclusivamente per l’aggiornamento dei dati stradali.
- Il programma pone una forte attenzione sulla privacy, applicando sfocature su volti, targhe e analizzando video brevi e specifici.
- Non ci sono evidenti motivi di preoccupazione, in quanto Google adotta un approccio professionale con una raccolta dati opt-in e anonima.
Google utilizza video da dashcam per mantenere Maps aggiornato
Nessuna raccolta di immagini dal pubblico
L’editor di Android Police ha recentemente scoperto una nuova pagina del Google Help Center intitolata Raccolta di immagini da fornitori di terze parti (dashcam), senza che Google ne avesse annunciato l’esistenza. Ciò ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti più attenti alla privacy. Dopo un’attenta indagine, risulta che il pubblico non deve temere per la raccolta di video dalle proprie dashcam.
L’iniziativa mira a raccogliere informazioni su situazioni di guida dinamiche. Quattro elementi evidenziano che si tratta di un approccio nuovo e probabilmente temporaneo:
- La pagina di supporto pubblicata è l’unica informazione disponibile al pubblico sul programma, senza comunicati stampa o ulteriori riferimenti.
- Il programma utilizza immagini soltanto da due partner: Geopost, un fornitore europeo, e Nextbase, il principale fornitore di dashcam nel Regno Unito.
- Google utilizza gli aggiornamenti sui limiti di velocità come esempio principale, senza menzionare altri utilizzi.
- Attualmente, l’iniziativa è limitata al Regno Unito.
Dove Google raccoglie dati dalle dashcam
Non nella maggior parte del mondo – solo nel Regno Unito per ora
Nonostante le preoccupazioni iniziali riguardo a una possibile scarsa regolamentazione, questa iniziativa sembra invece ben strutturata. Geopost menziona esplicitamente le norme sulla privacy nel Regno Unito, suggerendo che i conducenti di altri Paesi non sono coinvolti a causa delle varie leggi sulla privacy nell’UE. La Nextbase’s Road Safety Club esiste per finalità simili, operando esclusivamente nel Regno Unito.
Attualmente, non sembrano esserci preoccupazioni per la privacy riguardo a questo programma, il quale raccoglie dati in modo professionale e organizzato su base opt-in. Si rimarrà in attesa di ulteriori sviluppi o annunci di Google riguardanti questa novità.
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