Principali Rilievi
- Google ha citato in giudizio il CFPB per un ordine di supervisione sui suoi servizi di pagamento.
- Il CFPB ha indicato reclami dei consumatori e segnalazioni di frodi come motivi della supervisione.
- Google sostiene che si tratta di un’evidente eccesso di potere governativo a fronte dell’interruzione di Google Pay negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni, si è assistito ad un aumento delle sanzioni e delle azioni legali contro le grandi aziende tecnologiche. La recente denuncia di Google nei confronti del CFPB rappresenta un tentativo di opporsi a quanto stabilito da questo ente, il quale ha deciso di sorvegliare il settore pagamenti dell’azienda.
Google offre principalmente due servizi di pagamento: Google Wallet e Google Pay. Quest’ultimo, che operava con un sistema di pagamento peer-to-peer, è stato sospeso negli Stati Uniti a seguito di una serie di problematiche. Nonostante ciò, continua a funzionare in altri paesi, come l’India, dove Google Wallet non è disponibile. Secondo quanto riportato da fonti affidabili, il CFPB ha deciso di supervisionare Google Payment Corp. a causa dei rischi segnalati per i consumatori.
Il CFPB ha comunicato di aver ricevuto circa 300 reclami da parte degli utenti, nonché segnalazioni di frodi e transazioni non autorizzate. Google ha prontamente contestato l’ordine emesso dall’ente, affermando che il servizio è stato interrotto, ma il CFPB ha sottolineato che Google non ha esaminato adeguatamente i reclami ricevuti, consentendo quindi una supervisione anche dopo la cessazione dei servizi.
Possibilità di Vittoria di Google
Cambiamenti nell’Amministrazione Governativa
Il CFPB, generalmente noto per la sua supervisione nei confronti di istituzioni finanziarie tradizionali, ha ripreso interesse verso le soluzioni di pagamento offerte dalle grandi aziende tecnologiche, specialmente sotto l’amministrazione Biden. Con l’imminente cambiamento dell’amministrazione, Google potrebbe sperare in un’inversione di tendenza da parte del Bureau.
Sebbene il CFPB non abbia commentato direttamente l’azione legale di Google, un portavoce dell’azienda ha descritto la situazione come un’evidente intrusione del governo nei servizi di pagamento ora non più operativi negli Stati Uniti.
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