T-Mobile e i disservizi agli abbonati
Negli ultimi mesi, T-Mobile ha ricevuto numerose critiche da parte dei suoi clienti, a causa di cambiamenti poco apprezzati nelle offerte di streaming. L’add-on On Us, che un tempo rappresentava un forte incentivo per scegliere il provider, sta perdendo valore. Tra le modifiche più significative vi è l’abbandono dell’opzione Disney+, un servizio che veniva utilizzato frequentemente. Inoltre, il servizio Hulu, che rimarrà all’interno delle sue offerte, continuerà a essere disponibile solo nella sua versione supportata da pubblicità, senza possibilità di upgrade a un piano senza spot.
Modifiche ai servizi di streaming
Significativo è anche il passaggio del piano Netflix On Us a una versione supportata da pubblicità, che è stato comunicato a partire da gennaio 2024. Anche se T-Mobile ha tentato di mitigare i disagi offrendo un abbonamento gratuito a Hulu per un anno, l’abbonamento rimane afflitto da pubblicità, in linea con altre partnership come quella con Spotify Premium. La nuova modalità di accesso al servizio Hulu implica che l’abbonamento sarà gestito direttamente dall’account T-Mobile, limitando gli utenti alla sola versione con pubblicità.
Reazioni dei clienti e aspettative future
Le recenti decisioni di T-Mobile hanno suscitato il malcontento tra i clienti fedeli. La limitazione nel fornire opzioni di aggiornamento ai piani di streaming, insieme alla rimozione di Disney+, modifica l’offerta in modo significativo, contribuendo a una percezione negativa dell’operatore. Le scelte fatte sembrano più orientate a garantire maggiori entrate pubblicitarie piuttosto che a soddisfare le esigenze degli abbonati.
Altri problemi riscontrati
In aggiunta a questi cambiamenti, T-Mobile ha recentemente smesso di consentire la pausa delle tariffe per gli utenti in viaggio all’estero, ha incrementato i prezzi dei piani legacy e ha provocato frustrazioni con mutate politiche aziendali. Queste azioni hanno portato a diverse lamentele e addirittura a una class-action per l’aumento dei prezzi, evidenziando un allontanamento dalle pratiche inizialmente consumer-friendly.
Tali scelte potrebbero spingere i clienti a considerare alternative più vantaggiose, come Verizon, che appare più flessibile nella gestione dei servizi aggiuntivi. Le recenti mosse di T-Mobile hanno suscitato la riflessione di molti abbonati sulle reali intensioni della compagnia verso i propri clienti e il loro soddisfacimento.
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