Un nuovo pacchetto di restrizioni commerciali statunitensi nei confronti della Cina è stato ufficializzato recentemente. Questa decisione segue la scoperta che Huawei è riuscita a ottenere chip di intelligenza artificiale sviluppati con tecnologia americana presso le fabbriche di TSMC. È avvenuta anche in un contesto di indagini su una possibile campagna di hacking che ha coinvolto grandi operatori americani. In risposta a queste restrizioni, la Cina ha dichiarato di essere in grado di superarle.
reazioni della Cina alle restrizioni statunitensi
Le nuove restrizioni sul commercio di chip vietano a 140 aziende di intrattenere rapporti commerciali con la Cina. Queste misure hanno un impatto su attrezzature di produzione di chip, strumenti software e memoria ad alta larghezza di banda, essenziale per la produzione di hardware per l’intelligenza artificiale. I rappresentanti statunitensi hanno confermato che l’obiettivo di queste restrizioni è di limitare l’accesso ai chip di intelligenza artificiale che rafforzano il potere militare cinese, ponendo a rischio la sicurezza nazionale americana.
{le notizie provenienti dal settore tecnologico cinese} evidenziano come alcune delle principali aziende si mostrino impreoccupate dalle nuove restrizioni. Infatti, dopo la conferma ufficiale, si è registrato un aumento del valore delle loro azioni.
Le aziende pronte ad affrontare le sfide
Il fattore principale che supporta l’atteggiamento sereno delle aziende cinesi è la loro accumulazione a lungo termine di attrezzature e la rielaborazione della catena di fornitura. Secondo i dati delle dogane cinesi, gli import di attrezzature legate ai semiconduttori sono stati stimati in circa 24,12 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2024, segnando un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Empyrean, un fornitore di automazione elettronica, considera queste restrizioni come un’opportunità e prevede di accelerare il processo di localizzazione degli strumenti EDA. Jiangsu Nata Opto-Electronic Material, azienda fornitrice di materiali per la produzione di chip, ha già accumulato attrezzature adeguate e sta sostituendo alcuni componenti con alternative locali. Inoltre, Beijing Huafeng Test & Control Technology ha spostato l’intera catena di produzione in Cina.
Impatto limitato delle restrizioni statunitensi
Il settore della produzione di chip in Cina è fortemente dipendente da attrezzature provenienti dall’estero. I migliori processi di produzione e litografia sono sviluppati in altri paesi. Ad esempio, le fabbriche di SMIC faticano a produrre chips sufficienti per Huawei, facendo affidamento su processi di produzione obsoleti. Sebbene le nuove restrizioni sembrassero avere un impatto sostanziale, gli analisti riferiscono che l’effetto potrebbe rivelarsi minore del previsto.
Nonostante le restrizioni, l’amministrazione Biden ha escluso ChangXin Memory Technologies dalla lista delle entità colpite. Si tratta di una notizia sorprendente, in quanto CXMT è il principale produttore cinese di un componente chiave nei chip di intelligenza artificiale. Dopo questa decisione, le azioni di CXMT e delle sue aziende partner, come Jusung Engineering e Mirae Corp, hanno visto un aumento rispettivamente del 7,7% e 1,4%.
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