Il conflitto legale tra Snapchat e lo stato del New Mexico ha suscitato notevoli polemiche riguardo alla sicurezza infantile sulla famosa piattaforma di messaggistica. La società ha respinto le accuse, affermando che la denuncia presentata dal New Mexico è intrinsecamente viziata e richiede di essere archiviata a causa di procedure tecniche errate utilizzate per dimostrare presunti comportamenti di predatori nei confronti dei minori.
Le accuse di New Mexico contro Snapchat
Il New Mexico ha avviato una causa legale nei confronti di Snapchat, accusandolo di consentire la presenza di predatori sul proprio servizio. L’Ufficio del Procuratore Generale ha recentemente concluso un’indagine che ha rilevato come le funzionalità della piattaforma favoriscano la condivisione di materiale relativo ad abusi sessuali su minori (CSAM) e facilitino lo sfruttamento sessuale dei minori. Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di una “rete vasta di siti nel dark web” dedita alla diffusione di immagini rubate e non consensuali provenienti da Snapchat.
Un’affermazione particolarmente grave da parte del New Mexico sostiene che Snapchat sia “di gran lunga” la principale fonte di immagini e video presenti sui siti del dark web, definendo la piattaforma un “luogo di raccolta” per i predatori alla ricerca di immagini sessualmente esplicite di minori da sfruttare.
Snapchat risponde: la denuncia è basata su un approccio difettoso
Nella causa, il New Mexico ha evidenziato come alcuni profili sospetti cerchino di contattare adolescenti. In particolare, l’ufficio del procuratore ha utilizzato un profilo fittizio creato per simulare un’utente di 14 anni. Un determinato utente, identificato con il nome Enzo (Nud15Ans), avrebbe cercato di interagire con questo profilo, mentre l’applicazione avrebbe suggerito oltre 91 altri utenti, dei quali molti erano adulti interessati a contenuti sessuali.
Snapchat ha presentato una mozione per archiviare la causa, affermando che le accuse del New Mexico sono “manifesta falsità”. Secondo Snapchat, è stato il profilo fittizio a cercare e aggiungere Enzo, mentre le operazioni di ricerca di profili problematici sarebbero state condotte dagli agenti del procuratore generale.
Snapchat ha inoltre negato con fermezza di conservare materiale CSAM sui propri server, chiarendo che tali contenuti vengono trasmessi al National Center for Missing and Exploited Children.
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