Google sta intensificando i propri sforzi per rendere più efficace il chatbot Gemini e il modello di linguaggio associato, integrandolo in tutta la sua gamma di prodotti. Con Android 16, si prevede l’introduzione di una nuova API che permetterà a servizi come Gemini di eseguire azioni per conto degli utenti all’interno delle applicazioni.
nuove funzionalità di android 16
In particolare, Gemini è diventato il servizio di assistente predefinito su molti dispositivi Android, con funzionalità in costante aumento a seguito degli aggiornamenti. Attualmente, Gemini ha un’interazione limitata con alcune applicazioni, ma l’arrivo della nuova API potrebbe rappresentare un cambiamento significativo.
app functions
Questa nuova API consente alle applicazioni di definire funzionalità specifiche integrabili nei sistemi, come ad esempio la possibilità di ordinare cibo da un’app di ristorazione. Le funzionalità saranno accessibili nell’ambito di vari sistemi operativi, rendendo più fluida l’interazione tra gli utenti e le app.
– Creazione di funzionalità uniche per ogni app.
– Integrazione con l’App Search framework di Android.
– Permessi riservati a app di sistema, come quelle che ricoprono il ruolo di assistente.
permessi e autorizzazioni
I permessi sono una parte cruciale della nuova strutturazione; due tipologie principali di autorizzazione si configurano per concedere accesso esclusivo ad applicazioni specifiche. Queste autorizzazioni permettono alle app di eseguire azioni a nome degli utenti in modo più diretto, superando le limitazioni attuali.
Anche se i dettagli restano circoscritti, l’implementazione di queste app functions promette di conferire a Gemini il controllo sulle applicazioni in un modo che il Google Assistant non è mai riuscito a realizzare.
impatto sul futuro di gemini
L’evoluzione delle app functions in Android 16 potrebbe radicalmente trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con i propri dispositivi Android. Google ha posto l’accento sulla necessità di coinvolgere gli sviluppatori affinché adottino queste nuove funzionalità e per garantire che Gemini possa svolgere il ruolo di agente AI vero e proprio.
In sintesi, il potenziale delle app functions potrebbe aprire nuovi orizzonti per l’assistente, promettendo un’interazione più intuitiva e diretta con le app di terze parti. La disponibilità di tali strumenti potrebbe essere determinante nel rendere Gemini un alleato sempre più efficace per gli utenti Android.
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