L’introduzione di Apple Intelligence ha suscitato un grande interesse, ma le aspettative non sono state completamente soddisfatte. Alla sua comparsa con iOS 18.1, il nuovo strumento ha mostrato limiti significativi, soprattutto quando confrontato con le innovazioni offerte da Google attraverso il suo sistema Gemini. Un’analisi comparativa tra questi due approcci mette in luce le differenze fondamentali, evidenziando i punti di forza e debolezza di ciascuno.
Creazione di testo: non un compito semplice
Non tutti gli AI possono generare testo
Da quando ChatGPT è stato lanciato, molti strumenti di intelligenza artificiale sono stati sviluppati per generare testo. Apple Intelligence, pur avendo strumenti di scrittura, non è in grado di scrivere testi autonomamente. Le sue funzionalità si limitano a correggere grammatica e tono, mentre Google Gemini offre risultati più ricchi e dettagliati. Quando si comparano le performance, Gemini supera Apple nel dare esiti significativi.
L’editor magico di Google supera la pulizia di Apple
Pulire in modo insufficiente
Magic Editor di Google si è dimostrato superiori anche nell’editing delle immagini, rendendo la modifica delle foto più efficace e precisa rispetto alla funzione di Apple Clean Up. Durante i test, Google ha costantemente prodotto risultati migliori, mentre il sistema Apple ha mostrato fragilità, lasciando tracce evidenti delle modifiche effettuate.
Trascrizione: la forza di Google
Apple fallisce in questa funzionalità
La nuova funzionalità di trascrizione di Apple ha presentato significativi problemi di funzionamento, limitandosi all’inglese degli Stati Uniti. Questo ha comportato il fallimento nell’accurata registrazione di conversazioni con accenti diversi. In contrasto, Google Recorder ha dimostrato alta efficacia nella trascrizione, garantendo un’accuratezza tra l’80% e il 90% anche in presenza di accenti forti.
L’AI di Google funziona su tutti i dispositivi
Apple spinge all’acquisto di nuovi dispositivi
Apple Intelligence presenta delle limitazioni anche dal punto di vista della compatibilità con l’hardware, richiedendo l’uso solo di specifici modelli, mentre le soluzioni Google funzionano su un’ampia gamma di dispositivi. Google offre le sue innovazioni su modelli più vecchi, aumentando la loro accessibilità.
Gemini sembra il futuro
Siri è fermo nel passato
Sebbene Siri abbia ricevuto un aggiornamento estetico, la sua funzione rimane inferiore rispetto a quella di Google Assistant e di Gemini. Quest’ultimo non solo espleta funzioni evolute, ma offre interazioni conversazionali che rendono le comunicazioni molto più fluide e naturali.
Apple Intelligence ha qualche punto a favore
Nonostante le critiche, Apple Intelligence riesce ad implementare alcuni strumenti utili, come l’accesso integrato alle funzionalità di scrittura, sebbene rimanga indietro rispetto ai concorrenti. Mentre alcune funzioni risultano utili, l’implementazione non si avvicina agli standard stabiliti da Google, segnando una lontananza significativa tra le due realtà.
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