Richieste del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti
Il Dipartimento di Giustizia statunitense sta preparando diverse misure strutturali nel caso riguardante il monopolio di ricerca di Google. Tra le principali proposte figura la vendita forzata del browser Chrome.
Contesto della questione
Nel mese di ottobre, erano emerse alcune ipotesi sulle possibili raccomandazioni da presentare al giudice che sta seguendo il caso di monopolio di Google nel settore della ricerca online. Tra queste, era stata menzionata la possibilità di separare Android e/o Chrome.
Dettagli sulle richieste
Secondo fonti recenti, il Dipartimento di Giustizia ha ufficializzato le sue richieste, che saranno rese pubbliche mercoledì. La principale proposta consiste nella cessione di Chrome, in quanto rappresenta un “punto di accesso cruciale” attraverso il quale molti utenti accedono al motore di ricerca di Google. Permangono, comunque, interrogativi riguardo le implicazioni relative al codice sorgente di Chromium. Si discute, ad esempio, se Google possa continuare a sviluppare questo progetto open-source, utilizzato da altri browser, come Microsoft Edge.
È possibile che il governo decida in un secondo momento se sia necessaria la vendita di Chrome, a seguito dell’impatto di altre misure adottate per promuovere un mercato più competitivo.
Posizione di Google
Google ha già annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza, affermando che “separare Chrome o Android comprometterebbe entrambe le piattaforme”. Inoltre, si segnala che i funzionari antitrust hanno deciso di non intraprendere un’opzione più drastica, relativa alla vendita di Android. Il governo richiede di “disaccoppiare” il sistema operativo Android dai suoi altri prodotti, incluso il motore di ricerca e l’app store Google Play, attualmente venduti come un pacchetto unico.
Ulteriori raccomandazioni
Le linee guida includono anche altre proposte, come la possibilità di licenziare i dati e i risultati di ricerca di Google e consentire ai siti web indicizzati di optare per l’esclusione dalla formazione di intelligenza artificiale.
Prossimi passi
Ulteriori dettagli su queste richieste saranno disponibili nel corso della settimana. È prevista un’udienza nell’aprile del 2025, con una sentenza finale attesa per il mese di agosto.
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