La nuova versione di Android, denominata Android 15, introduce importanti innovazioni nel campo della gestione del refresh rate dei display, in particolare con la funzione di refresh rate adattivo (ARR). Questa tecnologia consente ai dispositivi di adattare il tasso di refresh in base al frame rate dei contenuti visualizzati, rappresentando un significativo passo avanti rispetto alle versioni precedenti.
caratteristiche dell’adaptive refresh rate in Android 15
Android 15 è il primo sistema operativo della gamma Android a supportare veramente l’adeguamento del refresh rate. In passato, il sistema operatico permetteva solo il passaggio tra diverse modalità di visualizzazione supportate, senza un vero e proprio adattamento al contenuto in esame. La nuova funzionalità ARR consente di modificare il refresh rate all’interno di una stessa modalità, migliorando l’efficienza energetica e le prestazioni.
vantaggi dell’arr
Le due principali migliorie offerte dal refresh rate adattivo include:
- Riduzione del consumo energetico: I dispositivi possono operare a tassi inferiori rispetto a quelli massimi, aumentando il refresh rate solo quando necessario.
- Miglioramento delle prestazioni: Elimina la necessità di passare tra modalità di visualizzazione, un’operazione nota per causare lag e scatti.
implementazione del refresh rate variabile
Sebbene alcuni dispositivi Android previa l’implementazione di LTPO (Low-Temperature Polycrystalline Oxide) siano stati in grado di gestire refresh rate variabili, la vera implementazione nella versione 15 di Android offre un supporto centralizzato. Pertanto, l’associazione del refresh rate alle informazioni aggiornate viene facilitata, promettendo prestazioni più fluide.
richieste per i produttori
Per beneficiare della nuova funzione ARR, i produttori di dispositivi devono supportare gli aggiornamenti sia a livello di sistema che di kernel in compatibilità con Android 15. Ciò comporta l’adozione della versione 3 delle API HWC HAL.
dispositivi compatibili e futuro
Attualmente, non vi è conferma riguardo ai dispositivi specifici capaci di gestire la nuova funzionalità. Si sa che i Google Pixel 7 e modelli successivi, così come gli smartphone con processori Qualcomm Snapdragon 8 Elite, supportano la nuova API. Le preoccupazioni sul fatto che molti dispositivi più vecchi non possano ricevere l’aggiornamento rimangono valide.
Quando sarà attivato, l’ARR potrebbe portare a un utilizzo più ampio dei bassi refresh rate, per esempio, permettendo una riproduzione più appropriata dei film, che attualmente non raggiungono sempre frame rate ottimali durante la visione. Rimanere aggiornati su eventuali sviluppi di Google riguardo a questa tecnologia sarà cruciale per comprendere la piena portata delle sue applicazioni nel panorama Android.
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