La condivisione di file tra dispositivi è diventata una necessità sempre più diffusa, e Google ha compiuto significativi passi avanti per facilitare questo processo attraverso il servizio Quick Share. Questo strumento, che offre una delle più basse barriere all’ingresso per gli utenti, è già integrato nella maggior parte dei Chromebook e dei dispositivi Android. Una parte considerevole dell’utenza non è consapevole della sua esistenza, il che può ostacolare le operazioni di trasferimento file. Recentemente, l’azienda ha annunciato che è in fase di implementazione un nuovo requisito per i produttori di dispositivi (OEM).
introduzione del consenso per la visibilità dei dispositivi
Google ha iniziato a richiedere che i produttori integrino una pagina di consenso per la visibilità dei dispositivi nel processo di configurazione dei nuovi dispositivi Android che lanciano Android 15 o versioni superiori. Questa decisione è mirata a migliorare la consapevolezza e, di conseguenza, l’adozione di Quick Share tra gli utenti Android.
caratteristiche del quick share
Introdotto nel 2020 e inizialmente noto come Nearby Share, Quick Share è disponibile su tutti i dispositivi Android che eseguono Android 6.0 o versioni successive, grazie alla presenza di Google Play Services. Questo è un fattore significativo poiché permette a Quick Share di raggiungere centinaia di milioni di dispositivi in tutto il mondo, posizionandosi come un’alternativa apprezzabile a AirDrop di Apple.
obiettivi del nuovo requisito per i produttori
La pagina di consenso che Google ha previsto consente agli utenti di configurare le impostazioni di visibilità del dispositivo fin dall’inizio. Attraverso questa schermata, gli utenti possono decidere chi può condividere file con loro, fornendo una guida dettagliata riguardo a Quick Share. Questo approccio mira a attrarre anche quegli utenti che non sono a conoscenza della funzionalità.
scenari per i dispositivi galaxy
È importante notare che non tutte le versioni di dispositivi Android saranno obbligate a utilizzare la pagina di Google. Dispositivi come quelli della linea Galaxy di Samsung possono integrare un client personalizzato di Quick Share, rendendo superflua la presenza della versione di Google.
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- Apple
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