Tesla e il nuovo standard di connettori per veicoli elettrici
Tesla si conferma come un attore di riferimento nel settore delle auto elettriche, ponendo continuamente nuove basi per l’industria automotive. L’azienda statunitense sta infatti progettando di introdurre un nuovo standard per i connettori destinati ai veicoli elettrici, cercando di semplificare e migliorare il processo di ricarica.
Le novità introdotte dallo standard proposto
La creazione di nuovi standard si traduce generalmente in un miglioramento generale dell’industria, favorendo l’uniformità nei processi e consentendo un’ottimizzazione delle risorse. Un simile approccio non solo contribuisce a una maggiore efficienza, ma tende anche a ridurre i costi, risultando vantaggioso per i consumatori poiché facilita la proposta di prezzi più competitivi.
Il nuovo standard di Tesla implica l’adozione di una serie di connettori specifici per i veicoli elettrici, fondati su un’architettura a 48 V. L’importanza di tale scelta risiede nella tipologia di cavi a bassa tensione, conosciuta come Low-Voltage Connector Standard (LVCS).
Vantaggi per l’industria
Questa innovazione potrebbe ridurre significativamente il numero di tipologie di connettori necessari per costruire un’auto elettrica, apportando diversi benefici:
- Riduzione dei costi di produzione.
- Minori costi di manutenzione.
- Impatto ambientale ottimizzato grazie a una minore richiesta di risorse e lavoro.
Il modello proposto da Tesla
Secondo i piani di Tesla, il design prevede l’utilizzo di sole sei tipologie di connettori interni ai veicoli, creando uno standard che potrebbe essere adottato anche da altri produttori nel settore delle auto elettriche. Questa strategia richiama alla memoria l’introduzione dei NACS per i connettori di ricarica, che sono stati accolti da numerosi marchi nel mercato.
Sebbene Tesla abbia già dimostrato la sua capacità di influenzare l’adozione di standard alternativi, questa volta può incontrare sfide diverse, in quanto non ha a disposizione l’accesso automatico alla rete Supercharger, che le aveva facilitato la precedente iniziativa.
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