introduzione dell’integrazione di ChatGPT in iOS 18.2
La nuova versione beta di iOS 18.2 ha introdotto una funzionalità attesa, ovvero l’integrazione di ChatGPT nel sistema Apple Intelligence. Questa innovazione rappresenta un importante sviluppo per gli utenti dei modelli di iPhone 16 e 15 Pro. La possibilità di utilizzare un assistente avanzato e interattivo promette di migliorare notevolmente l’esperienza utente.
caratteristiche principali dell’integrazione
Con l’aggiornamento a iOS 18.2 beta 1, gli utenti possono accedere a un nuovo menu dedicato a ChatGPT nelle impostazioni di Apple Intelligence. Qui è possibile attivare l’integrazione, consentendo al chatbot di suggerire risposte e suggerimenti attraverso diversi aspetti del sistema operativo. Funzionalità simili sono previste anche per i beta di iPadOS 18.2 e macOS Sequoia 15.2.
opzioni di accesso e registrazione
Per coloro che desiderano mantenere un archivio delle interazioni con ChatGPT, è possibile effettuare l’accesso utilizzando un account OpenAI già esistente. Ciò permetterà di visualizzare la cronologia delle chat nell’app e sul sito ufficiale. Gli utenti abbonati al piano premium di ChatGPT possono ulteriormente ottimizzare la loro esperienza scegliendo il modello migliore disponibile. È importante notare che l’accesso è facoltativo; è possibile utilizzare l’integrazione anche senza registrazione, evitando così che OpenAI raccolga dati sugli utenti.
funzionalità avanzate di ChatGPT
Oltre a fornire risposte in situazioni in cui Siri incontra difficoltà, ChatGPT è integrato anche all’interno degli strumenti di scrittura. Questo consente di generare testi da zero o di modificare contenuti già esistenti, descrivendo le modifiche desiderate. Inoltre, le funzionalità di Visual Intelligence permettono a ChatGPT di analizzare foto, descrivere elementi presenti nell’immagine e identificare oggetti o prodotti nel fotogramma stesso.
disponibilità dell’integrazione
L’arrivo ufficiale dell’integrazione di ChatGPT è previsto per dicembre all’interno di iOS 18.2. Gli interessati possono già sperimentare questa novità installando la prima versione beta sui propri dispositivi compatibili. Si raccomanda prudenza, in quanto l’installazione su dispositivi principali potrebbe comportare rischi, tra cui malfunzionamenti o problematiche gravi.
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