la situazione attuale degli nft
Recenti analisi hanno rivelato che il mondo degli NFT (non fungible token) è caratterizzato da una decrescita significativa. Infatti, si stima che il 96% dei progetti in circolazione possa essere considerato ormai “morto”. Gli NFT, per chi non fosse a conoscenza, sono certificati digitali che attestano la proprietà di un oggetto unico nel contesto online. Questi token possono rappresentare una vasta gamma di asset digitali, tra cui immagini, video, musica e testi, trovando particolare applicazione nel campo dell’arte digitale.
origini e crescita degli nft
Gli NFT sono stati introdotti circa nel 2014, ma la loro vera ascesa è avvenuta nel 2021, anno in cui opere d’arte digitali realizzate da artisti come Beeple sono state vendute a prezzi stratosferici. Questa situazione ha alimentato un proliferare di corsi e opportunità di investimento, alcuni dei quali hanno dimostrato una mancanza di trasparenza o addirittura si sono rivelati truffaldini, promettendo guadagni facili e sicuri a coloro che avessero deciso di investire.
un report allarmante
Il recente rapporto di NFT Evening offre un’immagine chiaramente negativa del panorama attuale. Tra le 5.000 collezioni di NFT analizzate, si è constatato che ben il 96% non presenta alcun valore reale. Il 2023 ha segnato un aumento preoccupante dei progetti “morti”, con un terzo di essi caratterizzati da zero volume di trading, basse vendite negli ultimi sette giorni e assenza di attività per almeno tre mesi.
una crisi di fiducia
Il mercato degli NFT si trova così a fronteggiare una crisi profonda, che ha comportato addirittura il silenzio di molti “guru” che in precedenza si erano lanciati in proclami entusiastici. Questo è emblematico di un problema più ampio: sebbene l’idea alla base degli NFT sia valida e promettente, l’eccessiva speculazione ha compromesso la fiducia degli utenti, rallentando il progresso e lo sviluppo in questo ambito.
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