blocco di google drive da parte di piracy shield
Recentemente si è verificato un evento inaspettato in ambito informatico: Piracy Shield ha disposto il fermo di Google Drive, un’azione che ha generato non poche preoccupazioni tra gli utenti. Durante le ore serali, gli utenti che tentavano di accedere al servizio di file sharing di Google si sono imbattuti in un avviso di AGCOM, che informava dell’oscuramento del sito a causa di presunti contenuti illegali.
privacy shield: definizione e modalità di funzionamento
Il Privacy Shield è un sistema realizzato per combattere la pirateria, noto anche come anti-pezzotto, implementato dalla Lega Serie A e gestito da AGCOM. Questo strumento mira a reprimere lo streaming illegale delle partite di calcio, ma la sua attuazione si è dimostrata particolarmente invasiva. Esso consente ai detentori dei diritti di avvisare AGCOM riguardo a siti che trasmettono contenuti in modo illegale.
AGCOM, una volta ricevuta la segnalazione, la invia rapidamente ai fornitori di rete (come TIM e Fastweb), i quali sono obbligati a bloccare gli indirizzi IP segnalati entro mezz’ora.
un errore sorprendente
Il blocco di Google Drive è avvenuto in modo clamoroso. Le segnalazioni riguardavano:
- il nome dominio drive.usercontent.google.com
- l’indirizzo IP di una CDN di Google
Questa situazione evidenzia gravi problematiche. In primo luogo, il segnalatore ha erroneamente indicato un dominio legato a Google Drive, creando dubbi sulla competenza di chi ha eseguito la segnalazione. Inoltre, la scelta di bloccare un servizio di questa portata ha avuto effetti collaterali su altre piattaforme di Google, come YouTube.
responsabilità in gioco
La struttura del Piracy Shield implica che la responsabilità dei blocchi ricada principalmente sui detentori dei diritti. Una volta avviata la segnalazione, queste hanno solo 60 secondi per ritirarla, dopodiché il provvedimento viene automaticamente inoltrato ai provider di rete. Non esiste un controllo umano da parte di AGCOM, rendendo la situazione particolarmente critica.
In seguito a questo errore, durante la partita tra Milan e Udinese, ci si è interrogati sulla natura della segnalazione, ipotizzando che essa potesse provenire da emittenti come DAZN o Sky.
conseguenze del sistema anti-pezzotto
Le normative anti-pirateria, e il Piracy Shield in particolare, esercitano una significativa influenza sulla vita quotidiana degli utenti. È fondamentale comprendere come tali sistemi possano impattare l’accesso ai servizi online.
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