Recentemente, Google ha richiesto un’ordinanza d’emergenza per bloccare l’esecuzione del giudizio emesso nel caso Epic Games, che imporrebbe significativi cambiamenti al Google Play Store. Questa manovra è stata motivata dalla necessità di proteggere la sicurezza e la privacy degli utenti Android, poiché le modifiche potrebbero generare conseguenze indesiderate per milioni di utilizzatori.
la causa di epic games contro google
Epic Games ha avviato un’azione legale contro Google e Apple nel tentativo di modificare le strutture di distribuzione delle applicazioni, ritenute monopolistiche. Mentre Epic ha perso il caso contro Apple, ha ottenuto una decisione favorevole in relazione a Google. Recentemente, è stato intimato a Google di apportare cambiamenti radicali al Play Store, inclusa la possibilità di inserire negozi di terze parti da novembre 2024.
l’appello di google
Google ha presentato ricorso presso il 9° Circuito d’Appello, richiedendo una pausa sulle modifiche richieste mentre si attende la decisione sull’appello principale. Se l’ordinanza viene concessa, Google avrà più tempo per implementare i cambiamenti richiesti dal tribunale. In caso contrario, sarà comunque costretto a rispettare la scadenza di novembre, mentre esplorerà altre strade per un possibile ricorso.
le preoccupazioni di google riguardo alle modifiche
Nel suo ricorso per ottenere un’ordinanza di sospensione, Google evidenzia che il tribunale ha concesso solo tre settimane per apportare modifiche enormi al Google Play Store. L’azienda descrive questo compito come un “lavoro erculeo”, con il rischio di fallimenti nella sicurezza e nell’affidabilità del sistema Android.
rischi per gli utenti e i partner
Google sottolinea che la richiesta di un singolo concorrente, Epic Games, per modificare il Play Store espone oltre 100 milioni di utenti a nuove vulnerabilità di sicurezza. Inoltre, questi cambiamenti influenzeranno le relazioni commerciali con centinaia di migliaia di partner Google.
conseguenze delle modifiche
Le preoccupazioni espresse da Google si amplificano dato che leänderimenti devono diventare operativi entro il 1° novembre 2024. Con milioni di utenti giornalmente coinvolti, un aggiornamento affrettato potrebbe comportare “grandi problemi non intenzionali” che influenzano il funzionamento dei dispositivi, la privacy degli utenti e il successo commerciale di produttori e sviluppatori.
È dunque fondamentale che il tribunale consideri la richiesta di Google di rinviare l’implementazione di queste modifiche fino a quando l’appello non sarà risolto.
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