truffe sofisticate grazie all’IA
La diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale ha reso le truffe sempre più complesse e ingannevoli. Tra queste, emerge un nuovo schema di truffa riguardante l’email di Gmail, in cui i malintenzionati si travestono da rappresentanti di Google. Utilizzando numeri di telefono e indirizzi email falsificati, i truffatori cercano di creare credibilità e confondere le vittime.
il caso di un consulente IT
Un caso emblematico è quello di un consulente IT specializzato in sicurezza Microsoft, il quale ha subito una truffa di questo tipo. Il suo incubo è iniziato con una notifica riguardante un tentativo di recupero dell’account Gmail, proveniente dagli Stati Uniti. Dopo aver rifiutato la richiesta, ha ricevuto una chiamata da un numero australiano, apparentemente registrato come Google. Ignorando la prima chiamata, ha risposto una settimana dopo, scoprendo di trovarsi di fronte a un interlocutore che sosteneva di lavorare per Google, il quale lo informava di un’attività sospetta sul suo account.
segnali di allerta
Durante la conversazione, è stato indirizzato a controllare un’email che sembrava provenire da Google, ma che conteneva un indicativo sospetto: il campo “A” dell’email presentava un indirizzo “GoogleMail at InternalCaseTracking dot com”. Tale scoperta ha sollevato preoccupazioni, soprattutto quando il consulente ha notato che la voce al telefono era generata da un’IA.
prevenzione e sicurezza
Nonostante sia riuscito a non cadere nella truffa, l’episodio sottolinea un problema crescente. Altri utenti hanno riportato esperienze simili su piattaforme online, evidenziando l’urgenza di una maggiore attenzione. È fondamentale non prendere alla leggera le notifiche riguardanti attivitò sospette sui propri account di Gmail.
misure consigliate per proteggere l’account
In risposta a potenziali minacce, si consiglia di seguire queste pratiche:
- Modificare immediatamente la password di Gmail.
- Attivare l’autenticazione a due fattori sul proprio account.
- Essere cauti riguardo a email o telefonate che richiedono informazioni personali o link sospetti.
Queste informazioni servono a sensibilizzare gli utenti sulle modalità di protezione dei propri account e sulla precauzione necessaria riguardo alle comunicazioni esterne.
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