aumento dei prezzi t-mobile e class action: una panoramica della situazione
Recentemente, T-Mobile ha annunciato un incremento dei prezzi per i piani più vecchi, suscitando forti proteste e numerose lamentele presentate alla FCC e alla FTC. Questo aumento ha portato a una class action da parte dei clienti contro l’azienda, accusandola di non rispettare la promessa di mantenere invariati i prezzi dei piani telefonici a vita.
le motivazioni della class action
I clienti di T-Mobile hanno avviato una causa collettiva sostenendo che l’azienda abbia violato la propria garanzia di non aumentare mai i prezzi dei piani telefonici, anche per quelli già esistenti. Questa garanzia, nota come “Price Lock” e “Un-Contract Promise”, doveva assicurare la stabilità delle tariffe per tutta la durata del piano.
La class action ha visto il coinvolgimento di consumatori provenienti da diversi stati, tra cui Georgia, Nevada, New Jersey e Pennsylvania, i quali accusano T-Mobile di violare varie leggi sulla protezione dei consumatori.
le azioni formali e le reazioni dei consumatori
Da quando è stato annunciato l’aumento dei prezzi, la FCC e la FTC hanno ricevuto un considerevole numero di lamentele da parte dei clienti. Finora, l’unico provvedimento ufficiale intrapreso è stato da parte del National Advertising Division (NAD), che ha raccomandato a T-Mobile di cessare la pubblicità della politica “Price Lock”.
Malgrado ciò, molti consumatori sono convinti che ulteriori azioni dovrebbero essere intraprese per assicurare che l’azienda rispetti i propri impegni.
i piani telefonici sotto esame
I piani telefonici coinvolti nella class action includono:
- ONE
- Magenta Max
- Magenta
- Magenta Amplified
- Magenta 55+
- Magenta Military
- Simple-Choice
i dettagli sulle accuse legali
La class action accusa T-Mobile di avere infranto diverse leggi, tra cui la Consumer Protection Law, il Consumer Fraud Act del New Jersey e la Pennsylvania Unfair Trade Practices Law. Queste violazioni riguardano principalmente l’aumento dei prezzi per i clienti che avevano sottoscritto i piani con l’aspettativa di una stabilità delle tariffe.
I promotori della causa intendono rappresentare una classe nazionale di consumatori di T-Mobile, coprendo specificamente gli stati di Georgia, Nevada, New Jersey e Pennsylvania, nella speranza di ottenere un rimborso e un ritorno ai prezzi stabiliti inizialmente.
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