Google e Samsung non tremano di fronte all’intelligenza di Apple

Apple iOS 18: Innovazioni e Sfide nell’Intelligenza Artificiale

L’aggiornamento imminente di iOS 18 di Apple promette numerosi cambiamenti, sia maggiori che minori, per la serie iPhone. Oltre alle funzionalità che Android offre da anni, l’annuncio principale riguarda Apple Intelligence, con l’introduzione di nuove capacità basate sull’intelligenza artificiale. Esistono però alcune criticità nella recente spinta di Apple verso l’IA che meritano una riflessione approfondita prima di lasciarsi trasportare dall’entusiasmo.

esclusività e accessibilità delle nuove funzioni

Per sfruttare al massimo le nuove funzionalità offerte da Apple, sarà necessario disporre di un iPhone 15 Pro o Pro Max, che possiedono il miglior hardware. Questo approccio punta a incentivare i primi aggiornamenti facendo leva sull’AI, ma il resto dell’utenza vedrà poche novità con iOS 18. Sebbene Apple abbia messo in risalto le promesse legate all’intelligenza artificiale, rimane distante dai leader del settore e deve ancora coprire un divario significativo.

dipendenza da openai e rischi per la privacy

utilizzo di chatgpt

Apple si affida a ChatGPT di OpenAI per la composizione dei testi e altre attività generative, compresi i compiti da assistente che Siri non è in grado di eseguire. Anche se questo permetterà di raggiungere una certa parità con i telefoni Android dotati di IA, ChatGPT non sarà eseguito sul dispositivo, rendendo le sue funzionalità avanzate dipendenti da una connessione di rete e più vulnerabili a rischi di sicurezza. Nel frattempo, Android sta passando a elaborazioni IA più performanti sui dispositivi grazie a Gemini Nano, ora disponibile sui convenienti Pixel 8 e Pixel 8a.

alert sulla sicurezza

La pesante enfasi di Apple sulla privacy comporta un costo aggiuntivo per i clienti rispetto agli ecosistemi rivali. Pur affermando che i dati personali non sono utilizzati per addestrare i modelli, qualsiasi informazione trasmessa su internet ha un rischio maggiore di essere esposta rispetto ai dati conservati sul dispositivo. Nonostante Apple non addebiti costi per ChatGPT, gli utenti OpenAI possono collegare i propri account per accedere a modelli e funzioni avanzate.

limitazioni linguistiche e distribuzione globale

Apple Intelligence supporterà solo l’inglese statunitense al momento del lancio, diversamente da Galaxy AI di Samsung che supporta tredici lingue, e da Live Translate di Google che ne supporta sei per l’interpretazione e ventuno per le chat testuali. La portata globale del mercato di Apple potrebbe essere limitata in assenza di un supporto linguistico adeguato. Di conseguenza, i consumatori al di fuori degli Stati Uniti potrebbero non vedere il valore nell’acquisto di un iPhone 16.

inerzie nel rilascio delle nuove funzionalità

Le nuove caratteristiche di Apple Intelligence e la sua integrazione con ChatGPT non saranno disponibili fino al lancio di iOS 18 in autunno. Fino ad ora, Apple ha solo presentato in anteprima le sue funzionalità IA, ma non saranno completamente mature nemmeno al momento dell’uscita dell’iPhone 16 a settembre. Nel frattempo, i rivali avranno già introdotto le loro prossime generazioni di dispositivi dotati di IA.

siri aggiornato e altre funzionalità

La versione aggiornata di Siri non è presente nella prima versione per sviluppatori di iOS 18. La distribuzione per i consumatori potrebbe essere più vicina a una beta pubblica che a un lancio rivoluzionario, con alcune funzionalità come i controlli avanzati delle app non disponibili fino al 2025. Questo approccio frettoloso potrebbe sacrificare la qualità per cui Apple è conosciuta.

Nel frattempo, i proprietari di Google Pixel e Samsung Galaxy stanno già utilizzando funzionalità IA generative da molti mesi. Anche Microsoft sta esplorando questo settore con i suoi PC CoPilot Plus. Le esperienze in campo migliorano rapidamente, mentre Apple è ancora alle fasi iniziali.

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