Il video spaziale, reso popolare dall’headset Vision Pro di Apple, segna un’evoluzione significativa nella creazione e nella fruizione dei contenuti video. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate, questa forma di video proietta l’utente in una dimensione tridimensionale, promettendo un’esperienza visiva immersiva e rivoluzionaria. Esploriamo i meccanismi alla base del video spaziale, il suo funzionamento e le possibilità che offre agli utenti.
cos’è il video spaziale
Il video spaziale, conosciuto anche come video in 3D, rappresenta l’ultima frontiera nella riproduzione video. A differenza dei video tradizionali bidimensionali, per essere fruiti correttamente, i video spaziali necessitano di un headset per la realtà virtuale. Ciò è dovuto alla loro capacità di offrire immagini distinte per ogni occhio, simulando così la profondità e il senso dello spazio proprio come avviene nella percezione visiva umana naturale.
Questa tecnica si basa su un principio analogo a quello utilizzato nei film 3D, in cui occhiali speciali polarizzano o bloccano determinati tipi di luce, consentendo la percezione di profondità. Il video spaziale si distingue però per l’utilizzo di un headset, senza necessità di proiettori, e si avvale della facilità con cui oggi è possibile registrare e riprodurre contenuti in 3D.
come funziona
Al cuore del video spaziale c’è la necessità di catturare immagini con due telecamere in maniera simultanea, un processo noto come ripresa stereoscopica. Questo metodo, benché non nuovo nel mondo del cinema 3D, è divenuto di recente accessibile anche agli utenti non professionali. Il dual-camera system imita la visione binoculare umana, ponendo le basi per un’esperienza visiva che immerge lo spettatore all’interno del video.
come si recorda e si visualizza
Il lancio dei modelli iPhone 15 Pro e 15 Pro Max ha segnato un punto di svolta, consentendo agli utenti di registrare video spaziali senza hardware aggiuntivo. Utilizzando le fotocamere principale e ultra-grandangolare, questi dispositivi catturano informazioni sulla profondità in modalità paesaggio, mimando il modo in cui gli occhi umani percepiscono l’ambiente circostante.
Per quanto riguarda la visualizzazione, i video spaziali offrono una proiezione più realistica e immersiva all’interno di un headset per VR, benché il loro effetto vari dalla sottigliezza all’impressionante, con una maggiore efficacia nelle riprese ravvicinate rispetto a quelle di paesaggi o skyline urbani.
compatibilità con android e altro
Attualmente, nessun telefono Android supporta nativamente la registrazione di video spaziali. Apple ha introdotto il codifica MV-HEVC, un’estensione dell’HEVC che consente di registrare in modo efficiente i video spaziali, registrando solamente le differenze tra le due telecamere. Ciò permette ai lettori video standard di ignorare le informazioni sulla profondità, mentre le app per video 3D sfruttano queste informazioni per calcolare visuali distinte per ogni occhio.
come guardare un video spaziale
Il modo migliore per fruire dei video spaziali è tramite un headset VR, come l’Apple Vision Pro o il Meta Quest 3. Mentre l’Apple Vision Pro consente una sincronizzazione wireless tramite iCloud, per altri headset potrebbe essere necessario caricare manualmente i video. Anche se l’acquisto di questi dispositivi può non essere prioritario per tutti, registrare contenuti in formato spaziale oggi potrebbe rivelarsi vantaggioso in futuro, senza svantaggi significativi a parte dimensioni di file leggermente maggiori.
Lascia un commento